ANALISI DEL CONFLITTO UCRAINO AL DI LA DELLA PROPAGANDA: I VERI MOTIVI DEL CONFLITTO
Abbiamo gia’ avuto modo di mettere in evidenza le cause profonde del conflitto ucraino (DILEMMA GEOPOLITICO EUROPEO, DILEMMA GEOPOLITICO (geopolitika.it)) e di come queste trovino origine nell’esigenza, da parte dell’impero anglosassone, di mantenere l’Europa nella propria sfera di influenza e di quanto cio’ sia cruciale per il mantenimento degli equilibri di potere oggi esistenti nel mondo (UCRAINA IMPORTANZA ECONOMICA (geopolitika.it)). Cio’ spiega il perche’, non ostante il capolavoro geostrategico di Mosca che ha messo di fatto “spalle al muro” le pretese di Washington e Londra di logorare e sconfiggere l’esercito russo in un guerra di logoramento che ne minasse il potenziale (GEOPOLITICA OGGI, SCENARIO GEOPOLITICO MONDIALE (geopolitika.it)), il conflitto continui con rinnovato vigore delle forze NATO impegnate sul campo. E con un continuo afflusso di materiale e di riserve che continuano a rimpiazzare l’enorme numero di perdite che si riscontrano sul campo ( stime di fonti credibili parlano di perdite giornaliere di personale dell’esercito NATO-ucraino nell’ordine delle 500-800 unita’). Tutto cio’ nel disperato tentativo di contenere l’esercito russo ed impedire che quest’ultimo avanzi verso ovest alla conquista non solo del Donetsk ma anche di Kharkov ed Odessa. Tale situazione e’ in verita’ funzionale alla strategia russa di una guerra di attrito e logoramento volta ad esaurire, letteralmente, a poco a poco, il potenziale militare della NATO ed anche ad aumentarne in modo esponenziale i costi di guerra ( non solo quelli immediati ma anche quelli a lungo termine relativi all’enorme numero di pensioni di invalidita’ ed assistenza sanitaria e psicologica che dovra’ essere garantita all’enorme numero di feriti e mutilati che inevitabilmente si riscontrera’ a guerra conclusa). Considerato la posta in gioco, e’ ovvio che l’impero anglosassone non voglia uscire sconfitto in questa partita. Anche perche’ cio’ comporterebbe un enorme ridimensionamento del suo peso nel mondo ed una redifinizione, forse definitiva, degli assetti del potere mondiale. Il punto e’, a questo punto, come se ne esce. Anche perche’ se non si dovesse uscire da questo impasse il rischio e’ realmente la distruzione dell’egemonia anglosassone sul mondo. Ma cerchiamo di capire perche’ la situazione sul campo si presenta gravissima per Washington e Londra e perche’ la guerra nell’Europa orientale in atto gli potrebbe riservare un esito nefasto come fu gia’ per Hitler e Napoleone.
ANALISI DEL CONFLITTO UCRAINO AL DI LA DELLA PROPAGANDA: LO SCONTRO DIRETTO TRA TRUPPE NATO E RUSSE ED I RISULTATI DELLA CONTROFFENSIVA UCRAINA.
Quello che i media tradizionali non mettono bene in luce e’ che in Ucraina oggi il potenziale militare NATO ( e non ucraino) e quello russo sono a diretto scontro e confronto. Il cosiddetto esercito ucraino non e’ altro che l’esercito della NATO ( a cui Kiev ha “prestato” e presta tuttora, per quello che puo’, materiale umano, anch’esso addestrato e preparato alla guerra direttamente da istruttori degli eserciti dei paesi occidentali). I mezzi corazzati, i carri armati, gli aerei in dotazione all’esercito di Kiev sono tutti prodotti o “rimaneggiati” in occidente e sono quanto di tecnologicamente piu’ avanzato la grande alleanza occidentale ha potuto mettere sul campo. Anche gli strumenti di guerra elettronica forniti nonche’ i sistemi antimissile ed antiaerei sono complessi modernissimi e quanto di piu’ moderno l’occidente potesse fornire al suo alleato. In sintesi la “Grande Armee'” occidentale ha fornito quanto di meglio potesse fornire al suo alleato ed ha quindi fatto di tutto perche’ la controffensiva avesse successo. Il che e’ stato anche chiarito da affermazioni di autorevoli leader americani ed europei. La domanda sorge quindi spontanea. Se l’occidente ha fornito alle truppe schierate in Europa orientale il meglio del meglio della sua tecnologia militare perche’ non e’ riuscito a prevalere sull’esercito russo? Al punto non solo di non raggiungere la Crimea ed il mare d’Azov ma anche di non superare nemmeno la prima linea di difesa russa? E la risposta e’ abbastanza semplice. Il potenziale tecnologico russo si e’ rivelato superiore, in particolare nell’ambito della guerra elettronica. Cio’ ha messo a nudo il fatto che la supremazia militare della NATO, ai giorni nostri, non e’ piu’ che una chimera. E ,conseguentemente, che quest’ultima non ha la minima possibilita’ di prevalere in un confronto militare diretto con Mosca. Cio’ pone altre serie domande sulla visione geopolitica e geostrategica di Washington e Londra. Lo strumento della “dissuasione militare” ,che fino ad oggi e’ stato il perno della geopolitica anglosassone, ha ancora senso? Se non siamo piu’ in grado di prevalere in un confronto militare di tipo moderno con i nostri rivali geopolitici cosa ne sara’ dell’ “ imperium occidentale” ? Si continuera’ a rimpinguare di uomini e mezzi le truppe di stanza in Ucraina anche senza la possibilita’ di vittoria finale? Nella speranza che Mosca accetti, prima o poi, uno scenario coreano per l’Ucraina? E se non lo accettasse e continuasse la guerra potremmo pagare il terribile prezzo che questo comporterebbe ? O siamo ancora convinti che la Russia e’ arrivata quasi all’esaurimento delle sue capacita militari ( la convinzione che anche Hitler maturo’ nel corso della seconda guerra mondiale) ? E’ ovvio che l’establishment occidentale e’ stato vittima di un grosso abbaglio sulla possibilita’ di poter ottenere una vittoria sul campo contro l’esercito russo. Ed ora e’ di fronte al dramma di accettare la sconfitta o di rimanere impantanato e consumato nelle sabbie mobili delle sconfinate pianure sarmatiche. Sinceramente non vediamo via d’uscita da una tale situazione se non in trattative di pace che non saranno a favore degli USA e dell’Inghilterra. E, per forza di cose, neanche del loro povero vassallo europeo su cui e’ ricaduto gran parte del peso di tale impresa. Questo al di la della propaganda che ci informa quotidianamente di forniture di armi sempre piu’ potenti e tecnologiche per l’Ucraina. La verita’ e’ che siamo di fronte ad un bivio ed entrambi le strade che possiamo imboccare offrono uno scenario meno roseo di quelli passati. Bisogna prenderne atto. Dal momento che e’ inutile credere nell’irrealizzabile e nell’improponibile. Siamo alla fine di un’epoca . E per quanto a molti non piaccia, questa e’ la realta’. La guerra in Ucraina sta mettendo tutto cio’ in grande risalto. Anche se ci rendiamo conto che per i piu’ non e’ affatto semplice comprenderlo. Dietro le innumerevoli cortine di fumo prodotte continuamente dalla propaganda.