Cause e conseguenze della rivoluzione industriale: Analisi della rivoluzione che trasformo’ i processi economici e produttivi dell’economia mondiale

La rivoluzione industriale e’ stato senz’altro uno dei fenomeni piu’ importanti dell’era moderna e contemporanea ed i suoi effetti hanno non solo rivoluzionato i processi di produzione dell’economia mondiale ma hanno avuto anche conseguenze geopolitiche molto importanti nonche’ un peso notevole sugli equilibri geoeconomici mondiali (facendo dell’Inghilterra, piu’ di quanto non fosse stata sino a quel momento, il vero centro economico del mondo). Ma perche’ la rivoluzione industriale si sviluppo’ proprio in Inghilterra e perche’ proprio in quel particolare frangente storico ( seconda meta’ del XVIII secolo)? La risposta a queste domande e’ fondamentale per comprendere e definire questo importantissimo evento storico. Cerchiamo quindi di chiarire i reali motivi che determinarono la sua nascita, il suo sviluppo e le sue reali conseguenze a livello economico e geopolitico.

CAUSE E CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: INNAZITUTTO, PERCHE’  LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE SI SVILUPPO IN INGHILTERRA?

E’ di fondamentale importanza comprendere perche’ la rivoluzione industriale si sviluppo’ in Inghilterra e non in un altra parte del mondo dal momento che lo sviluppo di tale fenomeno non fu casuale e richiese precise condizioni che si trovavano, ai tempi, solo in Inghilterra. Comprendere quali furono queste condizioni e perche’ si riscontrassero solo nella “perfida Albione” e’ di fondamentale importanza per comprendere i reali fattori che furono alla base di questo rivoluzionario fenomeno economico. Dobbiamo quindi considerare l’evoluzione politica e sociale del contesto geopolitico inglese del XVIII secolo. E da questo punto di vista si riscontravano nel Regno Unito condizioni uniche al mondo. Infatti dopo la decimazione della nobilta’ nella spietata guerra delle due rose (1455-1485) e le due rivoluzioni borghesi del 1648 e del 1688-89 la borghesia si sostitui’ alla nobilta’ alla guida del paese e diede all’economia di quest’ultimo un’impronta mercantilistica e commerciale che fu la vera causa della ricchezza e dell’espansione coloniale dell’Inghilterra. A cio’ fu associato un nuovo modello politico ( la monarchia costituzionale) che relegava il ruolo del sovrano a mero strumento del parlamento ( espressione della volonta’ politica della classe borghese) e ne limito’, nella sostanza, potere e prerogative. Tutto cio’ rese la classe piu’ ricca ( che deteneva la vera ricchezza mobiliare ovvero i capitali frutto dell’attivita’ commerciale) in grado di avere mano libera sui processi produttivi del paese e di determinarne l’indirizzo dal momento che essa aveva in mano, dal 1689, il potere politico oltre a quello economico. In nessuna altra parte del mondo, a meta’ del XVIII secolo, si riscontrava una simile realta’ politica e sociale (particolarmente favorevole al tessuto economico del paese). Ed in nessuna altra parte del mondo il tessuto produttivo del paese aveva, dopo decenni di esperienza nell’attivita’ commerciale  e mercantile, una propensione al rischio (imprenditoriale) come in Inghilterra. E questo e’ un altro aspetto essenziale per comprendere come sia stata possibile la rivoluzione industriale e perche’ sia avvenuta proprio in Inghilterra. Cosa spinse infatti i ricchi borghesi inglesi ad avventurarsi in cambiamenti cosi epocali nei processi di produzione? Certamente la comprensione degli sviluppi della tecnica ( ovvero l’applicazione pratica della ricerca scientifica che in quel particolare frangente storico stava sviluppandosi come mai prima di allora) e delle enormi potenzialita’ di quest’ultimi in termini di potenziale redditivita’, fu una leva poderosa che spinse i ricchi borghesi ad investire nelle prime, rudimentali fabbriche, verso la meta’ del XVIII secolo. Ma senza una decisa propensione al rischio sarebbe stato impensabile che questi uomini cosi’ facoltosi si privassero di risorse provenienti dalla loro lucrose attivita’ commerciali per destinarli ad una nuova attivita’ la cui redditivita” non era affatto scontata. Ma, se e’ vero che l’evoluzione sociale, il contesto politico  e la dinamicita’ della classe imprenditoriale dell’Inghilterra del XVIII secolo furono premesse essenziali per la nascita e lo sviluppo della rivoluzione industriale, e’ vero anche  che  altre condizioni furono essenziali alla realizzazione della trasformazione dei processi produttivi nell’Inghilterra del XVIII secolo. 

CAUSE E CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: MATERIE PRIME, MERCATI DI SBOCCO E RICCHEZZA DI MANODOPERA NELL’INGHILTERRA DEL XVIII SECOLO

Altro fattore di grande rilevanza ai fini della realizzazione della rivoluzione industriale fu senz’altro la presenza di materie prime sul suolo inglese. In particolare, l’abbondante presenza di carbon coke si rivelo’ essenziale per la realizzazione di macchine e strumenti che potevano essere azionati dalla combustione del carbone. Senza la presenza di tale combustibile fossile sul suolo inglese certamente lo sviluppo del’attivita’ industriale sarebbe stata molto piu’ problematica.  Altro importante fattore che diede un impulso fondamentale alla trasformazione dei processi produttivi fu la presenza di mercati di sbocco rappresentati dalle colonie dell’immenso impero britannico nonche’ dall’importantissimo mercato europeo su cui la manifattura inglese riverso’ il suo prodigioso output industriale. Tale fattore fu di vitale importanza per la crescita e lo sviluppo dell’industria britannica e garanti’ grandi profitti che furono in parte reinvestiti in ammodernamento e sviluppo tecnologico degli impianti industriali. L’esportazione dei manufatti inglesi in tutto il mondo fu  garantita dal possesso della piu’ potente flotta mercantile e militare del mondo e dal completo dominio del mare ( talassocrazia) che l’Inghilterra consolido’ dopo la sconfitta della Francia nella guerra dei sette anni (1756-1763). Ma c’e’ un ultimo fattore, spesso poco considerato, che va annoverato fra le principale cause che permisero la nascita e lo sviluppo della rivoluzione industriale nell’Inghilterra del XVIII. Ci riferiamo alla immensa quantita’ di manodopera di cui la nazione inglese disponeva proprio in quel particolare frangente storico a causa dello scardinamento degli ultimi lasciti del medioevo nei sistemi produttivi delle campagne inglesi. Con i vari enclosures acts che si susseguirono a partire dalla meta’ del XVIII secolo i contadini britannici vennero privati dell’uso delle terre incolte e dei boschi da cui traevano in gran parte il proprio sostentamento. Con tali norme tali terreni vennero di fatto privatizzati e resi cosi’ indisponibili per una grande massa di contadini che si ritrovarono improvvisamente senza mezzi di sussistenza e costretti a riversarsi nelle grandi citta’ in cerca di occupazione. La gran parte di essi trovo’ impiego proprio nelle prime fabbriche che vennero costruite in quel periodo e formarono i primi nuclei del proletariato urbano ovvero della nuova classe sociale che prese forma proprio in conseguenza della rivoluzione industriale e dello sviluppo dei processi produttivi ad essa conseguenti (creando le premesse per la nascita della cosiddetta “questione operaia” che nel secolo successivo sara’ oggetto del dibattito filosofico e politico mondiale). 

CAUSE E CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE: CONCLUSIONI

Da quanto scritto finora si puo’ facilmente evincere quale sia stata l’origine della rivoluzione industriale e  quali siano stati i veri motivi e le reali condizioni che permisero la nascita e lo sviluppo di tale fenomeno storico. E del perche’ si sia sviluppato, non a caso, proprio nell’Inghilterra del XVIII secolo. Ovvero nella nazione, ai tempi, piu’ evoluta e potente mondo. E nella quale erano presenti condizioni politiche, economiche e sociali praticamente uniche e non riscontrabili, tutte assieme, altrove nel mondo. Tali condizioni rappresentarono anche la diretta conseguenza di processi storici specifici del contesto geografico inglese che presero forma in seguito alla conquista normanna della Gran Bretagna (nel 1066, ad opera di Guglielmo il conquistatore) e di cui abbiamo gia’ avuto modo di parlare su questo blog (INGHILTERRA ED IMPERO INGLESE ANALISI (geopolitika.it)). Dal momento che molto spesso la nascita e lo sviluppo di fenomeni storici di primissimo piano non sono che il frutto e la conseguenza di sviluppi politici, economi e sociali maturati molti anni prima degli stessi. Per questo motivo non si puo’ prescindere dall’analisi storica per definire il profilo di qualsivoglia evento che si verifichi su questo pianeta. Per comprenderne appieno le cause, gli sviluppi e le sue conseguenze e palesarne l’importanza e l’impatto sugli assetti politici, geopolitici economici e sociali del suo tempo.

 

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