I recenti sviluppi bellici nell’Europa orientale disvelano la vera natura della guerra in corso nonche’ le le sue specifiche e le sue finalita’. Tutte cose che abbiamo gia’ chiarito su questo blog. Nato proprio per rendere consapevoli i comuni cittadini della vera natura del conflitto in corso ( un conflitto per il potere mondiale che vede contrapposto l’occidente a guida anglosassone ed il blocco Sinorusso e relativi vassalli). Dal momento che in circostanze storiche come quelle che stiamo vivendo e’ sempre difficile, anche a causa di una martellante opera di propaganda, capire cosa stia realmente succedendo e perche’ sta accadendo. Non vogliamo ripeterci in analisi sulla genesi della guerra mondiale in corso (gia’ ampiamente esposte in molti articolo del blog) ma soltanto chiarire la dinamica degli sviluppi bellici, geopolitici e geostrategici che stanno meterializzandosi nella dinamica del confronto a tutto campo tra oriente ed occidente.
LA GUERRA TOTALE E GLI OBBIETTIVI DELL’OCCIDENTE: LO STATO DELL’ARTE DELLA GUERRA IN UCRAINA
In base alla nostra analisi la guerra attuale rappresenta un tentativo egemonico di Mosca e Pechino per strappare a Washington e Londra l’egemonia economia e militare mondiale. In altre parole, la Russia e la Cina mirano a sostituirsi ad USA e Gran Bretagna come potenze egemoni. Per far cio’ stanno minando i veri perni del potere anglosassone sul globo. Ovvero il potere finanziario e valutario dell’occidente ed anche, assieme ad esso, la talassocrazia e la superiorita’ militare ( per lo meno in termini numerici, quantitativi) che la continua creazione di moneta e di debito hanno saputo fino ad ora garantirgli. Posto che il sistema finanziario anglosassone rappresenta la vera struttura economica dell’occidente e che tutto il resto ( compreso i vari politici cambiati a turno, a piacimento) non e’ che sovrastruttura, e’ chiaro che la guerra in corso e’ tra i fautori del mantenimento dello statu quo finanziario e valutario esistenti e quelli che ne vogliono uno nuovo in grado di mandare in bancarotta l’occidente. Sia chiaro: L’occidente tutto e’ gia’ tecnicamente fallito. Ma la continua stampa di moneta (senza sottostante alcuno) e la conseguente emissione di debito riescono a tenere a galla, per ora, le sue finanze. Ed a finanziarie il suo complesso militare-industriale. Volendo fare un parallelo storico, la dinamica valutaria e finanziaria attuale e’ quasi identica a quella che ha caratterizzato l’impero romano dalla seconda meta’ del II secolo d.c. fino al suo crollo. E sappiamo bene come fini’. Anche a causa della dinamica inflattiva che ne consegui’ e che mino’ la ricchezza dell’impero. A Washington e Londra sono perfettamente consapevoli di cio’. E sanno che l’unico modo di mantenere l’egemonia e’ quello di imporla con la forza. Ovvero, costringere tutti i paesi che si oppongono al sistema finanziario e valutario anglosassone a desistere dai propri intenti. Anche manu militari. Si pretende, in sintesi, di mantenere in essere il rifinanziamento continuo di un debito di fatto impagabile. Frutto di un vero e proprio schema Ponzi da cui solo l’occidente trae sostanziale vantaggio e che permette a quest’ultimo un benessere ed una spesa militare senza eguali al mondo (e che gli consente di schiacciare manu militari tutti coloro che, nei fatti, si oppongono ad un tale stato di cose). La guerra mondiale in corso tra la NATO ed il blocco sinorusso ha questa specifica motivazione. L’Ucraina c’entra solo come player commerciale di alto livello viste le immense risorse agricole e minerarie del paese. Fondamentali tanto per l’emancipazione dell’Europa dalla sua secolare dipendenza dalle materie prime russe tanto per Mosca e Pechino che, controllando l’Ucraina, impedirebbero l’indipendenza europea da Mosca, aumenterebbero il loro peso sul terzo mondo ( che dipende in buona misura dalle esportazioni di cereali prodotti nell’area dell’ex Unione Sovietica) e metterebbero cosi le mani su una importante quota di commercio mondiale che verrebbe, ovviamente, de-dollarizzata ( minando ulteriormente il predominio del dollaro nel commercio mondiale). Per gli USA la guerra in Ucraina rappresenta il tentativo di consumare, letteralmente, le finanze russe in una guerra senza fine, provocare il collasso del governo di Putin e promuovere la nascita di una leadership filoccidentale che isoli Pechino e la costringa ad accettare di essere inserita nel mondo a guida anglosassone ( essendo quindi ad esso subalterna). In sintesi, attraverso la guerra nell’Europa orientale gli USA stanno riproponendo lo stesso schema geoeconomico e geostrategico attuato per il crollo dell’URSS negli anni ’80. Ovvero una guerra senza fine che da una parte impone la crescita esponenziale dei costi bellici e dall’altra il crollo delle entrate valutarie ( obiettivo ottenuto all’epoca grazie al crollo del prezzo del petrolio ed oggi con le sanzioni che hanno reciso i rapporti commerciali tra Mosca e Bruxelles.). Schema oggi desueto e destinato all’insuccesso a nostro avviso. Dal momento che la Russia non e’ piu’ un paese comunista e che esistono grandi mercati di sbocco alternativi a quelli occidentali. Inoltre la guerra in corso sta mostrando la stessa dinamica bellica riscontratasi in tutte le guerra combattute dalla Russia negli ultimi duecento anni di storia mondiale. E stentiamo a credere che gli strateghi di Washington e Londra si illudano di poter vincere una simile guerra. Che, nei fatti, appare irrimediabilmente persa. Solo l’enorme sforzo economico che sostiene la ricostituzione continua delle unita’ distrutte al fronte riesce a tenere a galla l’armata occidentale nell’Europa orientale. Da poco avventuratasi in un tentativo di invasione del territorio russo che riteniamo un colossale errore geostrategico. Il quale infilera’ l’occidente sempre piu’ nella trappola preparata ad arte da Mosca e Pechino. E che ne esaurira’ il potenziale economico, finanziario, militare ed industriale. D’altronde e’ innegabile che nessuno degli obbiettivi geopolitici e geostrategici dell’occidente siano stati raggiunti nel conflitto in corso. L’alleanza tra Russia e Cina e’ piu’ solida che mai. In Russia Putin gode di un sostegno senza pari. L’economia russa gode di buona salute e le entrate valutarie sono sempre abbondanti. La macchina da guerra russa lavora a pieno ritmo e l’industria bellica di Mosca non e’ stata minimamente intaccata dal conflitto in corso.
LA GUERRA TOTALE E GLI OBBIETTIVI DELL’OCCIDENTE: LE TRISTI RIVELAZIONI DELLA GUERRA IN EUROPA ORIENTALE
Se c’e’ una cosa che la guerra nell’Europa orientale ha messo in evidenza questa e’ la netta superiorita’ tecnologica dell’esercito russo. E questo e’ di per se un vero e proprio enigma. Dal momento che il budget della difesa dell’occidente e’ superiore, e di molto, a quello di Mosca. La realta’ bellica, epurata dalla propaganda, ha messo a nudo tutte le vulnerabilita’ delle armi occidentali. In particolare nell’ambito della guerra elettronica e dei sistemi antiaerei ed antimissile. Che non sono stati in grado di fronteggiare non solo la minaccia rappresentata dai missili ipersonici russi ( che vanno molto oltre le capacita’ di intercettazione dei sistemi PATRIOT o SAM T) ma anche dei missili da crociera e dagli Iskander di Mosca che colpiscono ripetutamente il territorio ucraino con un bassissimo livello di intercettazione dai parte dei sistemi antimissile occidentali. Di contro i missili occidentali ( tanto gli ATACMS quanto gli storm shadows) sono riusciti a penetrare i sistemi antimissile russi ( S 400, TOR M2E e PANTSIR S) solo in misura ridottissima e senza apportare danni significativi agli obiettivi presi di mira in Crimea e nel Donbass. Il che, al di la della propaganda occidentale, e’ un fatto ampiamente documentato. E cio’ spiega perche’ l’esercito russo sta per conquistare l’intero Oblast di Donetsk senza che possa essere fermato dall’esercito NATO stanziato in Ucraina. Ed il rallentamento dell’avanzata e’ ottenuto solo grazie a continui e poderosi rinforzi di truppe NATO che vengono di continuo aggiunte per rimpiazzare l’enorme numero di perdite che si riscontrano al fronte. E che avranno un costo politico, economico e sociale salatissimo negli anni a venire. Ovviamente non sapremo mai con esattezza (perche’ non verra’ mai rivelato) il numero esatto di una tale ecatombe ne’ la nazionalita’ delle vittime. Quello che certamente sappiamo e’ che Washington e Londra non rinunceranno a perseguire i loro obbiettivi geopolitici e geostrategici fino a quando non sconfigeranno il loro antagonista o saranno irremediabilmente sconfitte.
LA GUERRA TOTALE E GLI OBBIETTIVI DELL’OCCIDENTE:IL PROBLEMA DEL FRONTE INTERNO IN OCCIDENTE E LA CRISI ECONOMICA INCOMBENTE
Uno degli obiettivi dell’offensiva della NATO nel territorio della regione di Kursk e’ senz’altro distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica occidentale dalla debacle geostrategica del Donbass dopo che per, mesi e mesi, si era parlato dell’imminente liberazione dei territori occupati dai russi nell’Ucraina sud-orientale. La notizia deI collasso delle potenti linee di difesa costruite minuziosamente in otto anni (2014-2022), proprio in vista di una guerra con la Russia, sarebbe probabilmente uno shock troppo grande e minerebbe probabilmente la solidita’ del fronte interno occidentale. Ma e’ proprio quello che sta accadendo. I comandi NATO hanno quindi dato il via ad una rischiosissima offensiva in territorio russo ( con probabilita’ di riuscita pari a zero) per celare l’enorme disfatta che si profila nel Donbass (dopo aver “investito” miliardi e miliardi di dollari per impedire che cio’ avvenisse). Oltretutto l’economia occidentale sta scivolando in una crisi economica determinata sia da fattori esogeni (i costi delle materie prime molto piu’ alti che in passato in seguito al conflitto con Mosca, la crisi del commercio mondiale causato anche dagli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso e da relazioni sempre piu’ tese con Pechino che sembra stia sostituendo le importazioni di generi alimentari dell’Unione Europe con quelle russe ) che endogeni(l’enorme e continua stampa di moneta da parte delle banche centrali ha innescando una dinamica inflattiva che sta erodendo il potere d’acquisto dei salari delle famiglie occidentali, impoverendole di conseguenza e determinando un calo sia dei consumi che della produzione industriale). E’ un quadro da incubo per l’economia occidentale. Ed e’ scontato che il fronte interno prima o poi ne risentira’. Con conseguenze imprevedibili. E potenzialmente decisive per il conflitto in corso con il blocco sinorusso per il potere mondiale.
LA GUERRA TOTALE E GLI OBIETTIVI DELL’OCCIDENTE; CONCLUSIONI
La situazione geopolitica mondiale appare quindi oggi piu’ problematica che mai. La natura del conflitto in corso e’ di natura egemonica e quando nella storia si sono sperimentate circostanze simili le conseguenze sono state disastrose. Siamo solo all’inizio di un percorso estremamente complicato e doloroso. L’occidente ha raccolto la sfida dell’oriente per il potere mondiale e per il mantenimento di uno stato di benessere che innegabilmente sottrae ricchezza al resto del mondo. Questi sono i termini della questione. Non ci sara’ modo per domare e sedare gli animi dei potenti del mondo. Nessuno puo’ perdere in circostanze simili. Eppure qualcuno dei due contendenti, prima o poi, sara’ costretto a farlo. Con conseguenze disastrose per il suo benessere, il valore della propria moneta ed il suo ruolo nel mondo.