L’ascesa dell’India sullo scacchiere geopolitico e geoeconomico mondiale del XXI secolo

L’ascesa dell’india ( e della regione indiana, comprendente anche il Pakistan ed il Bangladesh)  sembra essere l’evento geopolitico piu’ rilevante del XXI secolo. In effetti non vi e’ dubbio che New Delhi sta accrescendo la propria rilevanza geopolitica nel quadro delle relazioni internazionali come vanno prendendo forma ai giorni nostri. Ma perche’ l’importanza del subcontinente indiano sta aumentando sempre piu’ nel mondo d’oggi? E che importanza geopolitica potra’ avere nel prossimo futuro ? Cio’ non puo’ essere spiegato solo dal suo PIL nominale di ca 3.800.000.000.000 di dollari ( ca 12.000.000.000.000  se consideriamo il PIL PPA). C’e’ molto di piu’ di questo. Cerchiamo di spiegarlo in modo semplice e dettagliato.

CRESCITA ECONOMICA DELL’INDIA.

Nel mondo del XXI secolo la realta’ geopolitica e geoeconomica dell’ India rappresenta senz’altro l’elemento piu’ dinamico in assoluto. Diciamo questo non solo per la notevole crescita economica in atto nel paese (aumento del PIL compreso tra il 6 e l’8% annuo che le previsioni economiche confermano anche per i prossimi anni) ma anche per l’enorme rilevanza demografica del paese asiatico. L’India si appresta a superare la Cina nella classifica dei paesi piu’ popolosi al mondo e la sua popolazione, se sommata a quella delle due altre realta’ geopolitiche della regione indiana (ovvero il Pakistan ed il Bangladesh, un tempo annessi all’India ma che se ne sono separati dopo l’indipendenza di New Delhi dall’impero britannico conseguita nel 1948) ammonta alla cifra “mostruosa” di circa un miliardo ed ottocento milioni di persone. Stiamo parlando di un quarto della popolazione mondiale. Il venticinque per cento della popolazione mondiale concentrato in un territorio di poco piu’ di 4.000.000 di kmq ( cosa eccezionale se si pensa che la Cina ha una popolazione di poco piu’ di un miliardo e quattrocentomila abitanti su un territorio esteso oltre 9.000.000 di kmq e la Russia una popolazione di 145.000.000 su un territorio di oltre 17.000.000 di kmq). Ora da quanto detto e’ facile evincere che il subcontinente indiano diventera’ a breve l’area economica piu’ importante del mondo. Con un mercato immenso che fara’ impallidire quelli che sono stati sino ad ora i principali mercati del mondo (ovvero quello europeo e quello americano, che hanno “trainato” la crescita economica mondiale del XX secolo). Ovviamente tali sviluppi renderanno questa macroregione di vitale importanza per molte economie del mondo. Per quella russa, ad esempio, che potrebbe diventare il maggior esportatore di materie prime verso l’India (assieme ai paesi del vicino medio oriente, Iran in primis, che potranno esportare i loro idrocarburi verso il limitrofo subcontinente indiano). Ma anche per la Cina che guarda alla crescita economica di New Delhi come grande opportunita’ economico-commerciale per il suo complesso industriale (in vista di rapporti economici sempre piu’ problematici con l’occidente). Anche l’UE e gli Stati Uniti d’America hanno da tempo cercato di stringere  rapporti commerciali con la nascente potenza indiana. Questo  in relazione alla strategia del “divide et impera” che vorrebbe fomentare le rivalita’ geopolitiche  dell’area del sud dell’Asia al fine di impedire il formarsi di sinergie economiche e politiche tali da rendere l’occidente irrilevante in questa parte di mondo ( in special modo Washington e Londra hanno cercato di fomentare la rivalita’ fra Cina ed India in questa regione). Tali azioni hanno ottenuto scarso successo in quanto non funzionali agli interessi dei principali attori geopolitici dell’Asia meridionale. Macroregione in cui ,ad ogni modo, non crediamo che l’occidente possa essere molto competitivo ( se non nel campo dell’industria ad alta tecnologia ove i competitors orientali sono ancora relativamente pochi). Questo da una parte per il costo del lavoro molto piu’ alto in Europa e negli Stati Uniti d’America che non in Cina ed in Asia in genere, dall’altra per il costo di trasporto delle merci che penalizza i paesi occidentali rispetto ai loro rivali asiatici. 

EVOLUZIONE SOCIALE E RILEVANZA DEMOGRAFICA DELL’INDIA (PIU’ GRANDE MERCATO DEL MONDO).

L’india sta vivendo oggi un boom economico simile a quello sperimentato dall’Italia negli anni ’60 del XX secolo e dalla Cina negli anni a cavallo tra il XX ed il XXI secolo. Tale sviluppo economico portera’ , come gia’ successo appunto nei casi sopra citati, ad uno spostamento di massa della popolazione rurale verso le citta’ e la formazione di una classe media in grado di mettere ulteriore benzina sul fuoco della  vorticosa crescita economica del paese. Tutto cio’ comportera’  un’enorme sviluppo del mercato interno visto il progressivo aumento della capacita’ di spesa di larga parte della popolazione. Le riforme economiche e sociali attuate nel paese negli ultimi venti anni hanno favorito tale processo e scardinato tutti quei fattori che impedivano l’ammodernamento della societa’ indiana. Importanti sono state le iniziative dei governi indiani in merito al superamento del sistema sociale delle caste ( che, pur se abolito gia’ nel 1948, ha continuato ad essere seguito, principalmente nelle realta’ rurali del paese, sino alla fine del secolo scorso) che ha consentito una maggiore flessibilita’ ed articolazione della societa’ indiana ed ha dato grande impulso all’iniziativa privata e quindi, conseguentemente, allo sviluppo economico del paese. Tali sviluppi sociali stanno favorendo la creazione di una classe imprenditoriale che dara’ impulso alla formazione del settore terziario a discapito di quello primario in cui ancora oggi e’ occupata una gran parte della societa’ indiana. Anno dopo anno l’India sta diventando un paese sempre piu’ sviluppato e pronto alla competizione sul mercato globale.

ASIA DEL SUDEST MOTORE ECONOMICO DEL MONDO.

Il poderoso sviluppo economico della regione indiana permettera’ la nascita del piu’ grande polo economico del mondo. Tale polo comprendera’ tutta l’Asia sudoccidentale e quindi: India, Pakistan, Bangladesh, Thailandia, Vietnam e paesi dell’Indocina , Indonesia e Cina. Questa macroregione sara’ il vero motore economico del mondo. Con un mercato di circa quattro miliardi di abitanti (oltre il 50% della popolazione mondiale) ed una crescita economica che rimarra’ sostenuta a lungo trainata dallo sviluppo dei mercati interni dei vari paesi. Non molti hanno compreso quello che realmente sta avvenendo in questo settore dello scacchiere geopolitico mondiale. Ma e’ certo che la dinamica geoeconomica e geopolitica di questa parte del mondo contribuira’ a ridefinire gli equilibri geopolitici mondiali. 

EFFETTI E CONSEGUENZE DELL’ASCESA ECONOMICA DELL’INDIA.

Ma in che modo l’ascesa dell’India puo’ rivoluzionare il quadro geopolitico e geoeconomico mondiale? Semplice. Con la formazione di un enorme mercato che possa assorbire la produzione agricola ed industriale di molti paesi (Cina e Russia in primis) cio’ spostera’ il focus economico di molte nazioni dall’occidente all’oriente e quelli che fino ad un decennio fa erano i mercati piu’ ambiti del mondo (quello europeo e quello statunitense) perderanno di interesse. D’altronde essi hanno rappresentato fino ai giorni nostri una formidabile arma economica e geopolitica. Fino a qualche anno fa bastava che Europa e Stati Uniti chiudessero i propri mercati alle merci di un paese per mandarlo in crisi economica o in sovrapproduzione (ne sanno qualcosa le economie dell’America Latina, fino a qualche tempo fa strangolate di volta in volta con questo sistema). A breve non sara’ piu’ cosi. I mercati indiano e cinesi rappresenteranno una valida alternativa a quelli occidentali (che tra l’altro saranno fortemente ridimensionati dall’assenza di crescita delle economie europee) e saranno in grado di eclissarne l’importanza. Tutto cio’ e’ gia’ risultato evidente nella campagna di sanzioni scatenata dall’occidente contro Mosca allo scoppio della guerra in Ucraina. Washington e Bruxelles pensavano di “tagliare le gambe” all’economia russa bloccando l’export di materie prime russe verso l’Europa (l’obiettivo era evidentemente dissestare le finanze russe e portare Mosca alla bancarotta). Ma l’operazione e’ miseramente fallita dal momento che il Cremlino ha dirottato le proprie esportazione verso Cina ed India trovando in questi due mercati una valida alternativa a quelli occidentali. Una simile operazione sarebbe risultata impossibile anche solo venti anni fa (dal momento che i mercati asiatici non avrebbero potuto compensare il peso dei mercati occidentali). Ecco perche’ la dinamica economica nell’Asia meridionale e sudorientale e’ foriera di cambiamenti impressionanti sullo scacchiere geopolitico mondiale del XXI secolo. Di cui non tutti sono stati in grado di comprendere pienamente la portata.

CONCLUSIONI.

L’ascesa dell’India sullo scacchiere geopolItico e geoeconomico mondiale del XXI secolo non ridisegna solo la geografia economica del mondo. Di fatto sovverte equilibri geopolitici consolidatisi a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Essa sta spostando, assieme alla nascita ed allo sviluppo della vicina potenza economica cinese, in Asia il motore economico dell’economia mondiale. Conseguentemente anche il peso geopolitico di questa parte di mondo aumentera’ a dismisura in conseguenza di una vera e proprio translatio imperii in atto oramai da diversi anni. Che piaccia o no sara’ l’Asia il cuore pulsante dell’economia mondiale. Con tutte le implicazioni geoeconomiche e geopolitiche che ne conseguiranno.

 

 

 

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