Potere mondiale: Oltre il sipario che copre la scena

Lo stato dell’arte della geopolitica mondiale si e’ dimostrato, negli ultimi mesi, molto piu’ dinamico di quanto ci si potesse aspettare. In tutti gli scacchieri geopolitici di maggior rilievo (Europa orientale, Medio oriente ed Africa) gli eventi stanno generando grandi cambiamenti negli equilibri di potere regionali e ,conseguentemente, mondiali. In Europa orientale l’avanzata dell’esercito russo e lo sfaldamento di cio’ che rimane dell’esercito NATO/ucraino stanno creando le condizioni per una sconfitta di proporzioni immani per l’occidente (con conseguenze devastanti, per i motivi gia’ espressi su questo blog, per il sistema finanziario occidentale e per il sistema dollaro-centrico del commercio mondiale). In sintesi, la sconfitta sul campo di battaglia in Ucraina (ormai certa a nostro avviso) e’ destinata ad un profondo reset del sistema finanziario mondiale con conseguente impoverimento dell’occidente ed un profondo ridimensionamento del suo peso geopolitico ed economico sul mondo. Lungi dal rappresentare solo un conflitto regionale la guerra in Ucraina e’ in verita’ una prova di forza all’ultimo sangue tra oriente ed occidente. E se quest’ultimo non sara’ in grado di prevalere militarmente ( con conseguente regime change in Russia) ci saranno poche speranze per Washington di mantenere lo statu quo finanziario mondiale ed il potere e la ricchezza che ne derivano. E che gli permettono di investire massicciamente in processi di regime change in tutto il mondo quando un’entita’ statale gli si opponga. Come appena successo in Siria, ad esempio. Dove e’ piu’ che evidente che la caduta di Assad sia stata possibile solo grazie a quinte colonne nell’esercito siriano. Defezioni e tradimenti degli alti comandi dell’esercito ottenute, evidentemente, grazie a laute ricompense da parte dell’establishment occidentale. L’operazione, geopoliticamente intesa,  e’ stata comunque un successo per Washinton e Tel Aviv che in questo modo hanno spezzato l’accerchiamento che Teheran ed i suoi alleati avevano saputo costruire attorno allo stato di Israele e che ne stava minacciando l’economia e la supremazia regionale. La Russia e l’Iran, con la perdita del controllo della Siria, escono decisamente indeboliti nello scacchiere geopolitico mediorientale. E questo la dice lunga su quanto l’occidente e’ deciso a lottare fino alla fine per il mantenimento dell’egemonia sul pianeta. In Africa, nel silenzio dei media, continua il lento ma inesorabile processo di indebolimento della Francia (e dell’ Unione Europea)  nelle ex colonie dell’impero francese. Infatti  il Ciad, la Costa d’Avorio ed il Senegal hanno formalizzato a Parigi la richiesta di ritiro delle truppe francesi dai propri territori. Il che potrebbe presto avvicinare i tre paesi all’orbita di Mosca e Pechino alla stregua di quanto gia’ fatto da molti altri stati dell’ex impero francese. Con ricadute evidenti sull’influenza ed il potere di Parigi e Bruxelles su questi territori (di cui non potranno piu’ essere sfruttate le ingenti risorse minerarie). La guerra mondiale in corso appare quindi piu’ cruenta che mai. 

POTERE MONDIALE: LA GUERRA MONDIALE CONTINUA E SARA’ DIFFICILE FERMARLA

Il sistema finanziario occidentale, prossimo alla bancarotta, sta disperatamente cercando di salvarsi con l’uso della forza militare e con il tentativo di realizzare dei regime change in Russia ed Iran. Paesi che si oppongono, assieme alla Cina, allo statu quo geopolitico, geoeconomico e finanziario mondiale. L’enorme investimento realizzato a questo scopo sta pero’ ,di fatto, aggravando lo stato delle finanze dei paesi occidentali che continuano ad emettere debito e stampare moneta in modo  incontrollato. Tutto cio’ e’ in gran parte dovuto proprio ai costi della dinamica bellica cosi’ come si e’ palesata negli ultimi anni. E non parliamo solo della guerra nell’Europa orientale ma anche di quella nel mar Rosso dove il dispiegamento delle flotte occidentali ha i suoi costi. Il che, associato ad una dinamica economica depressa, pone le finanze occidentali in uno stato di fragilita’ senza precedenti. Il fattore tempo sta diventando fondamentale per la realizzazione degli obbiettivi geopolitici e geostrategici di Washington e Londra. Ma nell’immediato non  sembra esserci possibilita’ che questi vengano raggiunti. Soprattutto nell’Europa orientale dove non sembra possibile prevalere sull’esercito russo e tanto meno realizzare un cambio di vertice al Cremlino. Perche’, ricordiamolo, e’ questo il vero obbiettivo di USA ed UK in questo particolare frangente storico. Per rendere la Russia uno stato vassallo dell’impero anglosassone e privare Pechino del suo piu’ prezioso alleato ( nonche’ principale fornitore di materie prime) in modo da indebolirne la posizione economica, geopolitica e geostrategica. Il che renderebbe possibile il perdurare dell’egemonia anglosassone sul mondo. Abbiamo gia’ espresso il nostro parere su tale visione geopolitica e geostrategica. Ed espresso i motivi per i quali per noi appare irrealizzabile. Ma e’ ovvio che a Washington e Londra non la pensano cosi’. Ed e’ ovvio che la guerra dovra’ continuare per il raggiungimento degli scopi prefissati dall’establishment occidentale. Ovvero per il mantenimento dell’egemonia occidentale sul mondo.

 

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