La potenza russa e l’influenza russa nel mondo

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: L’ESPANSIONE ECONOMICA E MILITARE DI MOSCA DOPO IL CROLLO DEL’URSS

La Russia di oggi non e’ la vecchia Unione Sovietica. Non lo e’ in quanto a confini, ideologia e sistema economico. Eppure le mire geopolitiche della Russia del XXI secolo differiscono molto poco da quelle non solo della vecchia URSS ma anche da quelle dell’impero zarista. L’inclinazione al controllo degli stretti (Bosforo in primis) e la proiezione verso i mari caldi ( in special modo il mediterraneo ) rimangono delle costanti nella politica estera di Mosca. Ne danno conferma il sostegno militare alla Siria di Al Assad cosi come la proiezione della potenza russa negli stati del mediterraneo del sud. In questo scacchiere geopolitico Mosca ha saputo estendere la propria influenza in modo molto forte. Cio’ vale non tanto per l’Algeria (storico alleato di Mosca dalla sua indipendenza dalla Francia) quanto agli strettissimi legami che ha saputo costruire con la Libia del post-Gheddafi e con l’Egitto di Al Sisi. Tutto cio’ ha permesso alla Russia di diventare il principale attore geopolitico della regione in forte competizione con la NATO e la UE. In particolare le relazioni con l’Egitto di Al Sisi (fortemente dipendente da Mosca per il suo fabbisogno alimentare) permettono un controllo piu’ o meno diretto sul canale di Suez e quindi sulla rotta commerciale piu’ importante del mondo.Il che rappresenta una sfida mortale per la talassocrazia anglosassone per la quale il controllo degli stretti marittimi e’ sempre risultata di vitale importanza ( in verita’ potremmo dire che non puo’ esservi talassocrazia senza un effettivo controllo degli stretti marittimi).E non e’ tutto. Negli ultimi anni l’influenza russa ha conosciuto una grande espansione anche nell’Africa subsahariana .In particolare in  Sudan (ove e’ stato da poco definito uno storico accordo per la costruzione di una base navale per la marina militare russa ) per l’Etiopia, paese con cui Mosca ha stabilito un accordo di cooperazione militare e che dipende dalla Russia per l’import di derrate alimentari e, in special modo, per i paesi dell’ex impero francese dove Mosca ha promosso (e sta con ogni probabilita’ promuovendo tuttora) dei regime change che hanno sostituito il vecchio establishment francofilo con una nuova leadership filorussa (creando, ovviamente, grandi malumori a Parigi che ha da sempre grandissimi interessi in questi paesi.) .Cio’ e’ accaduto in Mali,in Burkina faso e nella Repubblica Centrafricana ove e’ perfino segnalata la presenza della PMC Wagner.Non da meno e’ stata l’espansione dell’influenza russa in medio oriente e nell’area del caldo oceano indiano. In questa regione Mosca e’ stata capace di creare un asse sciita che protegge militarmente e con cui ha intessuto strettissime relazioni economiche. Cio’ vale per la Siria (da considerarsi un vero e proprio protettorato russo), per L’Iran (che gode di forniture militari russe nonche’ know how tecnologico militare) per i suoi affiliati sciiti di Hezbollah in Libano e delle fazioni sciite iraqene .Inoltre va segnalato il riavvicinamento, avvenuto negli ultimi anni, del Qatar (ed in parte dell’Arabia Saudita) al suddetto asse sciita filorusso dopo l’infruttuoso appoggio al tentativo di regime change a Damasco voluto dagli USA (appoggio militare alle fazioni sunnite siriane che hanno combattuto contro le forze governative di Al Assad nel corso dell “guerra civile” siriana dal 2011 al 2016). Tutto cio’ ha ridisegnato la geopolitica (e quindi i rapporti di forza) in medio oriente ove gli antagonisti geopolitici di Mosca (USA,UK ed Israele) sono usciti sconfitti ed hanno subito una notevole perdita di potenza a tutto vantaggio di Mosca ( e di Pechino la cui penetrazione economica nell’area – in special modo in Arabia Saudita- sta diventando tale da ridurre ai minimi termini l’influenza degli USA nella regione). E’ semplice evincere le conseguenze geopolitiche di tali sviluppi considerando che nella regione del medio oriente e’ concentrato circa il 30% della produzione mondiale di petrolio e da cui dipendono moltissimi paesi per i propri approvviggionamenti di idrocarburi. Nella regione la Russia e’ altresi’  riuscita ha instaurare relazioni solide con la Turchia di Erdogan -paese appartenente alla NATO- e a diventare un importante partner commerciale di quest’ultima divenendone fornitore -caso unico all’interno della NATO- perfino di armi e tecnologia militare ( cosa che ha provocato e sta provocando molti malumori a Washington).

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: ESPANSIONE RUSSA NEI VARI SCACCHIERI GEOPOLITICI DEL MONDO:

Ma analizziamo in dettaglio le regioni e gli stati ad influenza russa.

Spazio ex URSS

Dal crollo dell’URSS la Russia si e’ impegnata con ogni sforzo a riprendere il controllo delle repubbliche separatiste. Cio e’ stato fatto favorendo l’integrazione economica tra le diverse ex repubbliche sovietiche .Cio’  e’ stato fatto con la costituzione di uno spazio economico comune di libero scambio (CISFTA) che ha aperto il mercato russo ( di gran lunga il piu’ importante con i suoi circa 145.000.000 di consumatori) ai prodotti dei piu’ piccoli e meno popolosi stati dell’ex URSS. Le relazioni economiche e militari di maggior rilievo riguardano il Kazakhistan (ricchissimo di risorse minerarie e primo produttore al mondo di uranio) e la Bielorussia (stati che ,negli ultimi anni, hanno subito un tentativo non riuscito di regime change ad opera dell’occidente finalizzato a separarli dall’influenza di Mosca) nonche’ il Kirzighistan,l’Uzbekistan ed il Tagikistan. Diverso il discorso per gli stati baltici (annessi nella NATO) per il Tukmenistan (che mantiene rapporti abbastanza freddi con Mosca) e l’Ucraina ove nel 2014 una rivoluzione colorata ha portato al potere un governo filoccidentale dove si sta consumando un conflitto molto feroce di cui non e’ possibile ora analizzare sviluppi e conseguenze. La Russia ha comunque de facto occupato circa un quinto del territorio ucraino. Occupazione che permette a Mosca di controllare  buona parte delle risorse economico-minerarie del paese. In sintesi, Mosca ha ripreso il controllo della maggior parte degli stati e del territorio dell’ex URSS ( con tutte le loro risorse) non ostante tutti gli sforzi degli USA e dell’impero anglosassone per impedirlo.

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: INFLUENZA RUSSA IN CINA

L’alleanza militare ed economica con la terra di mezzo e’ probabilmente il fatto di maggior rilevanza geopolitica dell’ultimo decennio. Essa ha non solo ridisegnato gli equilibri geopolitici mondiali che si erano affermati dal crollo dell’URSS (1991) ma anche visto nascere un’entita’ geopolitica (il cosiddetto blocco euroasiatico) che di fatto ha messo in crisi se non gia’ palesemente sovvertito il sistema di potere ad essa preesistente. La Russia ha attivamente promosso, assieme alla Cina, l’integrazione e lo sviluppo (anche militare) dei paesi asiatici inclusa l’India ( formalmente un rivale strategico di Pechino ma di fatto un attore geopolitico che si sta integrando sempre piu’ ,anche a livello commerciale, con Russia e Cina). Cio e’ avvenuto non solo grazie alla creazione della SCO (Organizzazione per la cooperazione di Shangai) ma anche grazie ad una azione diplomatica, tanto russa quanto cinese, volta a contrastare la penetrazione economica occidentale nel continente asiatico. Oggi la Russia ,anche in conseguenza delle sanzioni occidentali, e’ diventato il principale fornitore di idrocarburi della repubblica popolare. La costruzione e lo sviluppo di una rete di gasdotti ed oleodotti (power of Siberia ecc.) che collegano i ricchi giacimenti siberiani alle citta’ del nord della Cina risultano strategici per Pechino dal momento che rappresentano una fonte di approvvigionamento via terra sicura e non “attaccabile” in caso di conflitto aperto con la talassocrazia anglosassone. La quale, nel caso, potrebbe disporre un blocco navale nei confronti di Pechino e minacciare le sue rotte di approvvigionamento dal golfo persico. Inoltre i due paesi hanno sviluppato una cooperazione militare senza precedenti che unisce il potenziale tecnologico militare di Mosca (il migliore del mondo) a quello numerico e quantitativo di Pechino (la Cina ha il piu’ grande esercito del mondo) .

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: L’INFLUENZA RUSSA IN INDIA

Mosca vanta rapporti privilegiati con nuova Delhi dai tempi della guerra fredda. L’interscambio commerciale tra i due paesi e’ aumentato notevolmente nel corso del 2022 in seguito alle sanzioni dei paesi occidentali che hanno ridotto all’osso le importazioni di gas e petrolio (ma anche carbone e metalli preziosi ed industriali) dalla Russia nel tentativo di danneggiare le finanze di Mosca ed eliminare ,forse definitivamente, la dipendenza dal loro principale avversario geopolitico. Anche se non vi sono dati certi, e’ certo che che Mosca ha aumentato notevolmente il proprio export di idrocarburi (e materie prime in genere) verso l’India nel complesso di una strategia geoeconomica rivolta verso L’ Asia. Ed e’ probabile che nei prossimi anni questa tendenza si intensifichi ulteriormente facendo di Nuova Delhi uno dei principali partner commerciali della Russia. L’india rappresenta altresi’ il piu’ grande mercato di sbocco per l’export di armi russe. Si calcola che circa due terzi dei mezzi e delle attrezzature dell’esercito indiano siano “made in Russia” ed i due paesi collaborano attivamente a progetti per la difesa ad altissima tecnologia (come nel caso del caccia di quinta generazione SU-57). La Russia e’  partner chiave di Nuova Delhi anche per quanto riguarda l’energia nucleare dal momento che l’India si e’ affidata alla russa Rosatom per la costruzione di centrali nucleari di nuova generazione negli ultimi dieci anni. Cio’ ha reso il paese paese sud asiatico il maggior cliente di Mosca in questo settore.

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: L’INFLUENZA RUSSA IN AMERICA LATINA

L’influenza russa in America latina (“il cortile di casa” degli USA dai tempi della dottrina Monroe -1823) ha conosciuto un certo sviluppo nell’ultimo decennio. Mosca rimane il principale alleato di Cuba e del Venezuela nella regione, ai quali fornisce anche assistenza economica e militare per contrastare da una parte le sanzioni economiche imposte dagli USA e ,dall’altra, gli innumerevoli tentativi di regime change orditi dagli anglosassoni nei loro confronti. I due stati hanno notevole rilevanza geopolitica. Cuba per la sua posizione strategica che ne la rende un avamposto russo a ridosso degli USA nonche’ base d’appoggio per la flotta russa nei caraibi. Il Venezuela per le sue immense riserve di petrolio (le maggiori al mondo secondo molte stime) che ne fanno (e ne faranno) uno dei principali attori geopolitici del continente sudamericano. Ma e’ in Brasile (il piu’ grande e popoloso paese dell’America latina nonche’ maggiore economia dell’area) che l’influenza russa ha conosciuto un maggior sviluppo negli ultimi anni. L’immenso paese sudamericano rappresenta il maggior acquirente di idrocarburi e fertilizzanti russi in America del sud. Le forniture di quest’ultimi risultano indispensabili per l’immensa produzione brasiliana di cereali (mais in primis, di cui il brasile e’ il terzo produttore mondiale dopo USA e Cina).Brasilia importa oltre il 20% di fertilizzanti dalla Russia (ed un altro 10% circa a dalla Bielorussia, paese “nell’orbita” di Mosca) ed e’ quindi chiaro come la fiorente agricoltura brasiliana (in grande sviluppo nell’ultimo ventennio grazie alla deforestazione dell’area amazzonica) abbia piu’ che mai bisogno dei fertilizzanti russi per la propria espansione.

LA POTENZA RUSSA E L’INFLUENZA RUSSA NEL MONDO: L’INFLUENZA RUSSA IN EUROPA 

Solo in un continente ,quello europeo, l’influenza russa ha subito un fortissimo ridimensionamento .Il 2022 ha rappresentato, con ogni probabilita’, la fine del partenariato commerciale fra UE e Russia. A causa dell’invasione russa dell’Ucraina ,infatti, l’UE ha deciso il blocco delle importazioni russe (in primis gas,petrolio e carbone) e dei progetti infrastrutturali ( north stream 2) promossi nell’ultimo decennio per facilitare l’approvvigionamento delle materie prime. Questa decisone non e’ stata una decisione da poco dal momento che Mosca soddisfaceva circa il 40% del fabbisogno europeo di gas ed un quarto di quello il petrolio. Ne’ e’ derivata da una parte una crisi nel sistema di approvvigionamento europeo (i cui effetti saranno visibili negli anni a venire vista l’impossibilita’ di importare gas e petrolio dalla Russia) e dall’altra una crisi da mancanza di introiti per il ridimensionamento delle esportazioni di materie prime. L’UE e’ stata in effetti il principale partner commerciale di Mosca fino al 2022 ed una cesura cosi totale ed immediata ha prodotto senz’altro serie ripercussioni sulle finanze russe. L’Europa ha quindi deciso di seguire gli USA nella loro sfida geopolitica lanciata contro Mosca e Pechino. Solo nei prossimi anni potremmo trarre un bilancio da tali dinamiche geopolitiche e geoeconomiche. Per il momento appare evidente che Mosca abbia avviato un riposizionamento strategico della propria economia e dei propri flussi commerciali a favore dell’Asia e delle proprie zone di influenza.

 

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