Controffensiva ucraina: Mito o realta’?

E’ da oltre un mese che sui principali organi dell’informazione mainstream sentiamo parlare di una controffensiva ucraina. Sulla quale e’ stato scritto tutto ed il contrario di tutto. E sulla quale nutriamo grandissime perplessita’ se non altro per il fatto che e’ stata sbandierata al punto da non essere credibile. Questo perche’ in guerra l’effetto sorpresa risulta decisivo e quando si spifferano ai quattro venti operazioni del genere e’ solo per ingannare e fuorviare il nemico. O per convincere la propria opinione pubblica della possibilita’ di una vittoria di Kiev sul campo. Dal momento che da piu’ parti si inizia a chiedere l’apertura di un negoziato che porti alla fine del conflitto. Come abbiamo scritto in precedenti articoli il tempo gioca a sfavore dell’occidente. Nel senso che piu’ tempo passa piu’ aumentano le spese di guerra ( gia’ di per se’ enormi) e ,allo stesso tempo, Mosca guadagna tempo prezioso per mettere a pieno regime il proprio complesso industriale militare con tutte le conseguenze  che questo comportera’ in termini bellici. Il tempo e’ stato sempre un fattore che ha giocato a sfavore di tutti coloro che sono entrati in guerra con la Russia. Tutti confidavano in una rapida campagna militare ed una vittoria risolutiva che pero’ non si e’ mai materializzata. Ed una volta affossati nel pantano russo sono stati distrutti da una guerra di logoramento ed annientamento che non ha lasciato loro scampo. La situazione oggi non e’ diversa da quelle gia’ precedentemente sperimentate anche se la propaganda cerca di farci credere il contrario. Oggi, in particolare, sembra di rivivere l’offensiva tedesca del 1942. I tedeschi, non ancora convinti dell’impossibilita’ di vincere sul fronte orientale nonostante l’assalto dell’anno precedente non fosse stato risolutivo ,ripresero l’iniziativa ed avanzarono ancor piu’ in profondita’ in territorio sovietico e giunsero fino al Caucaso e Stalingrado. Il resto e’ storia. Ma cerchiamo di capire cosa c’e’ di vero e cosa c’e’ di falso nella tanto propagandata “controffensiva ucraina”.

CONTROFFENSIVA UCRAINA: LE FORZE (E LA TECNOLOGIA) IN CAMPO.

Innanzitutto una premessa. La riuscita di un’operazione militare di carattere offensivo e’ subordinata a delle condizioni quantitative e qualitative che non sembrano essere presenti oggi nel teatro bellico dell’Europa orientale. Per prima cosa, come gia’ accennato, l’effetto sorpresa. Questo e’ uno degli elementi imprescindibili per la riuscita di un’operazione offensiva su qualsiasi teatro di guerra. E, mancando questo, gia’ si parte male ed in condizioni di svantaggio tattico dal momento che il nemico puo’ disporre tutte le contromisure del caso. Altro aspetto fondamentale sono le forze in campo. E’ noto che chi attacca ha in genere un numero di perdite piu’ elevato rispetto a chi si difende. Quindi, considerando che l’esercito russo e’ composto da circa 300.000 effettivi si presume che l’esercito ucraino dovrebbe disporre di risorse umane superiori ma ,considerando, le perdite subite finora ( che si stimano essere intorno alle 200.000 unita’) e’ improbabile che Kiev disponga di risorse simili. Ed anche considerando l’apporto di brigate di mercenari armati ed addestrati dalla NATO non crediamo si possa raggiungere entro l’inizio dell’estate 2023 una forza d’urto significativa ed in grado di penetrare le difese dell’esercito russo nell’Ucraina orientale e meridionale. Altro fattore chiave e’ la copertura aerea. Una controffensiva del genere necessiterebbe di adeguata copertura aerea. Cosa che l’esercito ucraino non ha affatto in questo frangente della guerra in corso. I russi hanno la completa padronanza del cielo ucraino e questo e’ di per se un elemento  che preclude ogni possibilita’ di azioni offensive su larga scala. L’assenza di copertura aerea non e’ per altro compensata dal ruolo che l’artiglieria ucraina avrebbe dovuto avere dopo le consegne dei sistemi HIMARS forniti dagli Stati Uniti d’America. L’operativita’ di tali sistemi, e’ cosa nota, e’ stata compromessa dall’attivita’ dei sistemi di guerra elettronici russi (jamming) che ne hanno  quasi esaurito le capacita’ operative. Inoltre sembra che i russi abbiano disabilitato il sistema Starlink attraverso cui l’esercito di Kiev manteneva la propria connessione ad internet ed al sistema GPS. Cio’ impedisce ai sistemi di puntamento ucraini di lavorare in modo efficace e preclude la possibilita’ di stabilire con precisione le coordinate delle posizioni dell’esercito russo. A tutto questo si aggiungono i continui bombardamenti contro la logistica e le retrovie dell’esercito ucraino ( da cui passano i rifornimenti alle truppe in prima linea) effettuati nelle ultime settimane ed intensificati ulteriormente negli ultimi giorni. Tutto cio’ ha verosimilmente indebolito il potenziale offensivo dell’esercito ucraino e lo ha ,con ogni probabilita’, reso indisponibile ad affrontare il peso di una grande offensiva contro l’esercito russo.

CONTROFFENSIVA UCRAINA: MITO O REALTA’ ?

Quello della controffensiva ucraina ci sembra solo uno dei tanti slogan propagandistici finalizzati a mantenere alto il “morale” della macchina da guerra ucraina e dell’opinione pubblica occidentale. Un modo per far credere che ha ancora un senso l’invio forsennato di armi e la presenza militare dell’occidente nell’Europa orientale. Il punto e’, pero’, che, dati alla mano, non vi sono condizioni per un’offensiva militare su larga scala. Al massimo potrebbe esservi qualche sortita dell’esercito di Kiev in punti specifici del fronte il cui esito, per altro, appare comunque incerto. Ma certamente non vi e’ alcuna possibilita’ di riconquistare la Crimea od i territori persi nel Donbass. Almeno a noi, dati alla mano, questa sembra essere la realta’. Per tutti i motivi sopra espressi. Con cio’ non si confutano analisi che sostengono invece, fortemente, che la controffensiva ucraina ci sara’ e sara’ risolutiva nella vittoria sulle truppe di Mosca. Ognuno ha il suo punto di vista. Ed ognuno le sue convinzioni. A breve sapremo se quest’ultima sara’ realta’ o se ,invece, sara’ stata solo un mito.  

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