La geopolitica della Francia e dell’impero francese: analisi e cenni storici

LA GEOPOLITICA DELLA FRANCIA E DELL’IMPERO FRANCESE: PROFILO STORICO

Nel panorama della geopolitica mondiale dei giorni nostri la nazione francese rappresenta ancora un’entita’ geopolitica di primo piano. Il ruolo della Francia e’ stato in verita’ molto importante in Europa e nel mondo a partire dall’eta’ medievale quando prese forma il regno dei franchi ( che si scindera’ poi, nel corso del IX secolo d.c. nel regno di Francia e in in quello che sara’ poi il Sacro Romano Impero ovvero l’entita’ geopolitica al tempo presente sull’area dell’attuale Germania). Tale entita’ geopolitica e’ stata di vitale importanza nel quadro geopolitico europeo ed’ e’ sempre stata presente in qualita’ di grande potenza sullo scacchiere geopolitico del vecchio continente. Il suo peso geopolitico ando’ accrescendosi dopo l’anno mille. Questo perche’ la figura del Re (molto debole nell’alto medio evo a causa della struttura feudale della societa’ e dell’economia francese che rendeva il Re di Francia, de facto, piu’ debole di molti suoi vassalli) pote’ godere della ripresa del commercio e dell’attivita’ economica “pecuniaria” in genere e pote’ imporre tasse che permisero la formazione di un apparato burocratico moderno ( quello in cui, per intenderci, il Sovrano paga i suoi funzionari o sottoposti e li vincola quindi alla propria volonta’, diversamente da quello che succedeva nell’alto medio evo, periodo in cui, la mancanza di risorse pecuniarie nelle casse reali aveva fatto si che il rapporto di subordinazione dei funzionari del Re avvenisse attraverso la pratica del vassallaggio con tutte le conseguenze, in termini di decentramento politico-amministrativo, che questo comporto’) e quindi la costituzione di una casta di funzionari statali (i balivi)  alle dirette dipendenze della corona. La formazione poi di una classe di commercianti (borghesia) permise al Re di trovare un contrappeso sociale alla nobilta’ (composta in larga parte da quelli che formalmente erano suoi vassalli) che ne limitava il potere e le facolta’. Il contrasto tra il Re e la nobilta’ durera’ secoli e rappresentera’ una costante nella dinamica politica francese del periodo medievale e della storia moderna. Per molti aspetti quindi la Francia ebbe un’evoluzione politica inversa rispetto a quella dell’Inghilterra ove la figura del sovrano, nella persona di Guglielmo il conquistatore, impose un modello politico quasi autocratico. Cio’ spiega perche’ la monarchia francese fosse piu’ debole di quella inglese e perche’ la Francia abbia avuto, nel corso del medio evo, un peso geopolitico inferiore a quello della Gran Bretagna. Quest’ultima, nel corso della guerra dei cento anni ( 1337- 1453) tento’ addirittura di unire la corona di Francia a quella di Inghilterra ( nella persona del sovrano inglese, ovviamente) ed invase il territorio francese fino ad occuparlo per tre quarti della propria superficie. Il sussulto popolare e la mobilitazione generale che segui’ a tali vicende  permise di liberare buona parte dei territori occupati dagli inglesi ma lascio’ un paese devastato da una guerra che fu una delle piu’ terribili e feroci mai combattute sul suolo europeo. 

LA GEOPOLITICA DELLA FRANCIA NEL PERIODO TARDO MEDIEVALE E RINASCIMENTALE :LA RIVALITA’ CON LA SPAGNA E L’ESPANSIONE NELLA PENISOLA ITALIANA

Subito dopo la fine della guerra dei cento anni la nascita della nazione spagnola ( avvenuta nel 1469 in seguito all’unione delle corone di Castiglia e dell’Aragona ) creo’ un altro grande antagonista della monarchia francese sul palcoscenico geopolitico europeo. La neonata nazione spagnola, se pur non economicamente florida ( il profondo fervore religioso che caratterizzo’ la Spagna in questa prima fase della sua storia porto’ alla cacciata degli ebrei dal paese, cosa che indeboli’ il tessuto economico della nazione spagnola e conseguentemente l’intera economia del paese) pote’ godere nel corso del ‘500 dell’afflusso di enormi quantita’ di oro ed argento dalle colonie dell’America latina che le consentirono di lanciare due tentativi egemonici (quello di Carlo V e quello di Filippo II) in Europa che non andarono pero’ a buon fine. Il primo di questi due fu diretto principalmente contro la Francia mentre il secondo contro l’Inghilterra e si infranse contro la superiorita’ della flotta inglese che mostro’, proprio in quella occasione, tutta la sua potenza (nel 1588 la flotta inglese sconfisse l’invincibile armata spagnola ovvero una poderosa flotta di 130 navi allestita col compito di annientare la flotta e la pirateria inglese ma che invece ando’ in gran parte distrutta nello scontro). Il paese transalpino fu scosso in questo frangente storico dalle guerre di religione conseguenti alla spaccatura confessionale successiva alla riforma protestante. Cio’ indeboli’ non poco la monarchia francese che tuttavia trovo’ nei principi protestanti francesi ( e nell’impero turco) dei validi alleati contro la Spagna di Carlo V che non riusci’ ad imporsi in modo decisivo sull’Europa e sulla stessa Francia. Quest’ultima riusci’ ad estendere la propria influenza sula parte settentrionale della penisola italiana ( all’epoca l’area economicamente e culturalmente piu’ avanzata d’Europa) ed a gettare le basi di quella “geopolitica mediterranea” che molto peso avra’ a Parigi nei secoli successivi. Anche in conseguenza delle frustrazioni delle ambizioni coloniali d’oltremare che la monarchia francese dovette subire successivamente allo scontro con l’Inghilterra per il controllo dei territori d’oltreoceano conquistati nel corso del XVI e XVII secolo 

 LA GEOPOLITICA DELLA FRANCIA NEL XVI E XVII SECOLO: IL COLBERTISMO E L’ESPANSIONE COLONIALE

Gia’ Francesco I, sotto il quale e’ condotta la prima fase della guerra franco-spagnola della prima meta’ del ‘500, la Francia inizio’ l’esplorazione e la colonizzazione delle Americhe. I francesi colonizzarono buona parte dei caraibi e gran parte dell’America del nord. Essi posero le basi per un impero coloniale veramente immenso ed  esteso su quasi tutto il nord America ( ove ancora oggi troviamo tracce, un po dappertutto, di nomi francesi quali Baton Rouge, Detroit, New Orleans ecc.). Allo sviluppo dell’espansione coloniale francese nel corso del XVII secolo contribui’ in modo deciso l’impronta mercantilista di Colbert ( ministro delle finanze francese, nel periodo di Luigi XIV)  la cui visione geopolitica mirava ad un rafforzamento della posizione economica della Francia nel mondo nonche’ alla formazione di compagnie commerciali sul modello olandese per favorire le esportazioni della manifattura francese ( cui fu dato grande impulso in quel periodo proprio ad opera del virtuoso ministro) e la conseguente produzione di ricchezza valutaria conseguente al forte surplus commerciale prodotto. Tale politica fu molto florida per il paese transalpino (anche se le risorse prodotte andarono in parte bruciate dagli enormi costi che le guerre di Luigi XIV richiedevano) che gode’ in questa fase storica di grande dinamismo economico e geopolitico al punto di tentare un vero e proprio assalto al potere anglosassone che si infranse pero’  con la sconfitta  nella guerra dei sette anni (combattuta fra il 1756-1763 e che molti considerano la prima guerra mondiale della storia in quanto combattuta su piu’ continenti) e con la perdita, a vantaggio degli inglesi, di gran parte delle colonie americane e di quelle indiane. La guerra dei sette anni pose un freno alle ambizioni geopolitiche francesi che mostrarono di non poter reggere il confronto con il potere degli inglesi sui mari (talassocrazia). Per poter garantire i traffici con le colonie vi e’ infatti bisogno di una marina militare che vigili su di essi, controlli gli stretti e sia in grado di sostenere un confronto militare con eventuali nemici. E la flotta francese, per quanto incrementata e rafforzata da Colbert, non era in grado di assolvere a questi compiti e non reggeva il confronto con quella inglese che era ,ai tempi, la flotta piu’ potente del mondo. Questa deficienza risulta chiara anche durante il tentativo egemonico di Napoleone che cerco’ la rivincita nei confronti della perfida Albione ma che ,alla fine , non ebbe ugualmente successo.

NAPOLEONE ED IL TENTATIVO DI RISCOSSA DELLA FRANCIA

Dopo la guerra dei sette anni la Francia dovette affrontare tutte le conseguenze economiche della sconfitta e della perdita di gran parte  dei proventi del commercio con le stesse. Cosa che porto’ il paese in una crisi economica che sfocio’ poi nella Rivoluzione francese del 1789. La Rivoluzione servi a risolvere contraddizioni sociali ed economiche che decretarono la fine dell’Ancien regime e dell’ordinamento sociale feudale che durava ancora e non aveva piu’ attinenza con la realta’ sociale che si era sviluppata nel paese ( con una borghesia produttiva che era ancora in parte esclusa dal potere politico). E se la Rivoluzione servi’ ,sotto il profilo sociale, a favorire l’ascesa al vertice politico della borghesia, cosi sotto il profilo geopolitico essa servi’ ad alimentare un tentativo egemonico in Europa dopo che le truppe rivoluzionare francesi furono in grado di respingere tutti gli attacchi delle potenze straniere sul suolo francese nel periodo postrivoluzionario. Napoleone, nel corso del primo decennio dell’800 riusci’ ad imporre il dominio dell’impero francese sul continente europeo e sconfisse tutti le coalizioni formate dagli inglesi e mosse contro di lui. E se e’ vero che non riusci’ ad imporsi in mare contro gli inglesi e’ pur vero che gli inglesi non riuscirono ad impedire il dominio di Parigi sull’intero continente europeo. Dominio che si infranse pero’ nel 1812. Allorche’ la grande armata francese invase la Russia per uscirne distrutta l’inverno successivo. E non ci fu modo di “resuscitarne” il potenziale. A Waterloo Napoleone tento’ il tutto per tutto ma non riusci’ a prevalere sulle armate di tutta Europa che gli muovevano contro. E dovette rassegnarsi alla sconfitta.

LA GEOPOLITICA DELLA FRANCIA DALLA SCONFITTA DI NAPOLEONE FINO AI GIORNI NOSTRI

La sconfitta dell’impero napoleonico ebbe come conseguenza quello di portare la potenza francese all'”interno” della geopolitica anglosassone. La Francia fu da allora inserita nel sistema di potere anglosassone ed agi’ sempre in sintonia con l’Inghilterra. La quale concesse al vecchio rivale l’espansione nel mediterraneo e nell’Africa occidentale ove furono gettate le basi per l’impero coloniale francese. Un impero di oltre 10.000.000 di kmq che aveva in Africa la sua massima estensione. Impero su cui Parigi vanta pretese neocoloniali ancor oggi e che contribuisce in buona parte alla ricchezza del paese d’oltralpe. Gli interessi geopolitici fra i due paesi divennero  sempre piu’ convergenti in seguito alla nascita della nazione tedesca ed alla minaccia da essa rappresentata per entrambe le nazioni. I due paesi affrontarono assieme i due terribili tentativi egemonici tedeschi che culminarono nelle due guerre mondiali del XX secolo e che furono forieri di immani distruzioni. Ed insieme affrontarono le nuove sfide postbelliche poste dalla guerra fredda. Allo stesso modo oggi affrontano un nuovo tentativo egemonico ordito da Russia e Cina ai danni del sistema di potere anglosassone sul mondo.

LA GEOPOLITICA DELLA FRANCIA E DELL’IMPERO FRANCESE: CONCLUSIONI.

In questa breve disamina della storia francese abbiamo cercato di delineare le caratteristiche e le peculiarita’ dell’evoluzione sociale, politica e geopolitica della nazione francese. Tutto cio’ in raffronto con l’altro grande protagonista geopolitico della storia europea degli ultimi mille anni. Il che risulta doveroso per comprendere come a Parigi sia toccato un destino da “eterna seconda” rispetto a Londra. Questo perche’ le peculiarita’ del modello politico inglese, dalla conquista della Gran Bretagna da parte di Guglielmo il conquistatore in poi, permisero la formazione di un forte potere centrale che in Francia manco’. E perche’ l’evoluzione sociale francese fu piu’ lenta di quella inglese ( l’ascesa della borghesia in Inghilterra si verifico’ un secolo prima che in terra di Francia) con tutte le conseguenze che questo comporto’. In tali circostanze e dinamiche storiche vanno ricercate le cause dell’insuccesso francese nella sfida alla perfida Albione e nell’ impossibilita’ di imporre un effettivo dominio sul mondo.

 

 

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