Unificazione tedesca: Origini, cause e conseguenze dell’evento storico che sconvolse gli equilibri geopolitici mondiali del XIX e del XX secolo

ORIGINI, CAUSE E CONSEGUENZE DELL’UNIFICAZIONE TEDESCA: IL CONTESTO STORICO GERMANICO DAI TEMPI DI CARLO MAGNO

Per comprendere appieno la vera genesi della nazione tedesca e’ opportuno capire la dinamica geopolitica del contesto geografico corrispondente all’attuale Germania ( per avere un quadro piu’ completo del contesto territoriale “tedesco” di cui parliamo sarebbe opportuno osservare su un atlante storico l’estensione territoriale dell’impero tedesco sino al 1914 ovvero prima della conclusione della seconda guerra mondiale) dalla formazione del regno franco di Carlo magno sino ai giorni nostri. Cose che , per ovvie ragioni, dovremmo esporre in estrema sintesi. D’altronde e’ innegabile che la realta’ geopolitica del contesto geografico tedesco (cosi come di quello francese) ha origine dal regno franco che prese forma dopo il collasso dell’impero romano d’occidente. L’estensione di questa realta’ geopolitica era corrispondente, grossomodo, a quella dell’odierna Francia ed a quella che, fino al 1989, e’ stata la repubblica federale tedesca. L’apogeo del regno franco fu il regno di Carlo Magno (che inauguro’ la dinastia carolingia)  ed espanse i suoi confini verso est facendo del regno franco il piu’ importante e potente tra i regni romano-barbarici contemporanei. La grandezza del quale non deve comunque ingannare sulla sua reale forza e potenza. La struttura economica e politica di quest’ultimo era tipicamente feudale ed al suo interno la figura del Re non godeva della facolta’ di imporsi sui suoi vassalli. Il regno era quindi contraddistinto da un profondo decentramento politico ed amministrativo ed in base alla legge salica  ( la legge in vigore presso i franchi) la figura del Re era elettiva e di fatto sotto il controllo della nobilta’ contro la quale il sovrano non poteva sostanzialmente far nulla. Tale tratti distintivi permarranno molto piu’ nella parte orientale del regno che in quella occidentale allorche’, in base alla concezione patrimoniale del potere in voga presso i franchi, quest’ultimo venne diviso, dopo la morte di Carlo Magno, tra i suoi tre figli. E cio’ spiega perche’ l’evoluzione politica nel contesto francese ed in quello “tedesco” sara’, nei secoli successivi, molto diverso e per certi aspetti del tutto divergente. Nel contesto francese la figura del Re vedra’ un progressivo rafforzamento dopo l’anno 1000 in conseguenza della riattivazione del commercio e della nascita della borghesia. Tali fattori saranno fondamentali per comprendere il processo di rafforzamento del Re nei confronti dei propri vassalli e quindi il progressivo accentramento del potere nelle mani della corona ( dal momento che il Re potra’ attingere alla tasse sul commercio e quindi rimpinguare le proprie finanze al punto da formare una casta di propri sottoposti alle sue dirette dipendenze in quanto stipendiati da lui. Nel contesto politico tedesco (ovvero quello del Sacro Romano Impero o primo Reich, che dir si voglia) la figura dell’imperatore andra’ perdendo sempre piu’ le proprie prerogative nel corso dei secoli dopo l’anno mille fino al punto che tale carica divenne addirittura elettiva (e quindi non ereditaria come nella monarchia francese) e sempre meno rilevante. Ed inoltre sempre piu’ coinvolta in un conflitto di potere con l’altro “potere universale” , quello del Papa, che lo distogliera’ dagli interessi specifici del contesto geopolitico tedesco ( tale conflitto nasce dalla compenetrazione tra i due “poteri universali” allorche’ Carlo Magno , nell’anno 800, pretese che la sua incoronazione fosse fatta dal Papa e legittimata dallo stesso avviando una prassi che sara’ foriera di di uno scontro di potere secolare fra Impero e Papato). Tale dinamiche mettono bene in luce perche’ il modello politico, geopolitico ed economico tedesco mantennero un’impronta medievale molto piu’ a lungo che non in Francia. Determinando un notevole ritardo sui processi di evoluzione sociale (nascita ed affermazione della borghesia) ,economica ( sviluppo dei commerci con conseguente circolazione monetaria ed accumulo di capitali) e politica (affermazione di un forte potere centrale che potesse unire in un indirizzo comune l’azione dei vari principati tedeschi che costituivano, de facto, il Sacro Romano Impero). Tutto cio’ spiega l’arretratezza del Sacro Romano Impero rispetto al regno di Francia e del perche’ la realta’ dello stato nazionale maturo’ prima in Francia ( ove prese forma gia’ nel corso del XIV secolo) che  nell’area tedesca (ove solo nella seconda meta’ del XX secolo essa riusci’ a materializzarsi con l’unificazione tedesca e la nascita del secondo Reich germanico). 

ORIGINI, CAUSE E CONSEGUENZE DELL’UNIFICAZIONE TEDESCA: IL RUOLO DELLA PRUSSIA NEL PROCESSO DI UNIFICAZIONE

L’ excursus storico appena esposto e’ di fondamentale importanza per comprendere perche’ la nascita della nazione tedesca sia avvenuta molto in ritardo e perche’ la regione tedesca sia rimasta nel medioevo (politicamente ed economicamente inteso) molto piu’ a lungo rispetto  ad altri contesti geopolitici europei ( in particolar modo quello Francese e quello inglese). Il contesto geopolitico del Sacro Romano Impero rimase statico e pressoche’ inalterato fino all’emergere della potenza prussiana la quale, nel corso del XVIII secolo, seppe imporsi come grande potenza nel contesto geopolitico dell’ Europa centro-orientale anche grazie ad un ‘esercito efficiente che gli permise di imporsi sui campi di battaglia di mezza Europa. Questo consenti’ di aumentare il suo peso e la sua influenza in tutta l’Europa centrale e di avere un ruolo guida nel processo di unione  ,economica e politica, dei vari principati del Sacro Romano Impero che sfocio’ poi, nel 1871, nella nascita della nazione tedesca.  A cio’ contribui’ in modo essenziale lo Zollverein (ovvero l’unione doganale tra le varie realta’ geopolitiche del contesto geografico tedesco) che favori’ lo sviluppo economico dell’area germanica come mai prima di allora. I piani della Prussia per l’espansione della sua influenza nell’area trovarono un forte ostacolo negli interessi geopolitici dell’Austria per la parte meridionale del Sacro Romano Impero. Questione che venne risolta nella guerra austro-prussiana del 1866 che comporto’ la sconfitta di Vienna (nella battaglia di Sadowa la superiorita’ militare prussiana apparve in tutta la sua potenza)  ed il suo generale indebolimento nei confronti del potente vicino il quale , grazie a tale vittoria, pote’ controllare tutti gli stati della Germania centrosettentrionale. Ma non bastava vincere l’impero austriaco per unificare sotto un’unica bandiera i vari principati germanici. Anche la Francia di Napoleone III guardava con seria preoccupazione gli sviluppi geopolitici che stavano maturando nell’area di quello che formalmente era ancora il Sacro Romano Impero di Germania (allo stesso modo  guardava con sospetto, gli sviluppi geopolitici della penisola italiana con la nascita di una grande nazione che indeboliva il suo ruolo ed il suo potere nel mar mediterraneo) in quanto l’unificazione dei vari principati in un’unica nazione avrebbe fatto nascere una realta’ geopolitica forte al punto da sovvertire gli equilibri di potere allora esistenti non solo in Europa ma anche nel mondo. Il conflitto appariva scontato gia’ a partire dal 1967 in seguito alla nascita della confederazione tedesca del nord ed alla sconfitta austriaca nella guerra franco-prussiana del 1966 che poneva ormai la Prussia alla guida dell’intero contesto geopolitico del Sacro Romano Impero di Germania. Napoleone III si rese conto della letalita’ di tali sviluppi geopolitici e li contrasto’ fino al punto di affrontare la Prussia in un confronto diretto (la guerra franco-prussiana del 1870-71) che pero’ Parigi non fu in grado di vincere palesando l’inferiorita’ del suo esercito nei confronti di quello prussiano. La Prussia fu quindi in grado, a quel punto, di unire tutti i principati tedeschi in una potente nazione. Tanto potente da costituire, di li a qualche anno, una minaccia mortale anche per la “perfida Albione” ed il suo impero sconfinato.

ORIGINI, CAUSE E CONSEGUENZE DELL’UNIFICAZIONE TEDESCA: GERMANIA SUPERPOTENZA MONDIALE NEL MOMENTO DELLA SUA UNIFICAZIONE

La nascita dell’impero tedesco ( o secondo Reich, che dir si voglia) rivoluziono’ non solo la cartina politica dell’Europa del tempo ma anche la realta’ geoeconomica mondiale e gli equilibri geopolitici esistenti. La Germania infatti era la nazione piu’ popolosa del continente europeo (e quindi il piu’ grande mercato del vecchio continente), il suo esercito appariva come il piu’ potente d’Europa , la sua economia era in piena espansione ( e gia’ agli inizi del ‘900 la sua industria si affermera’ come la piu’ produttiva e potente dell’intero continente europeo, superiore anche a quella inglese ed inferiore solo a quella degli USA). Il suo sviluppo industriale fu talmente poderoso da spingere l’establishment tedesco a lanciarsi in un piano di espansione coloniale che lo porto’ ad occupare vaste aree dell’Africa (Camerun, Namibia e Tanzania) e gli arcipelaghi piu’ remoti dell’Asia e dell’Oceania. Tale espansione coloniale fu dettata dalla necessita’ non solo di reperire materie prime da impiegare nei processi industriali ma anche per ottenere mercati di sbocco per il proprio output industriale ( talmente forte da trascendere ben presto le necessita’ del mercato interno tedesco). Una tale audace iniziativa coloniale rese necessaria la costruzione di un’impotente flotta mercantile e militare che pose Berlino in diretta competizione con Londra per il controllo dei mari e del commercio mondiale. Fu questo il vero fattore scatenante della prima guerra mondiale che rappresento’ la resa dei conti tra l’espansione economica e militare tedesca e la volonta’ inglese di ridimensionare tale espansione (per scongiurare che Berlino divenisse talmente potente da sostiursi a Londra alla guida del mondo). In effetti tutte le altre concause che concorsero allo sviluppo degli eventi bellici ( l’interesse francese  per l’Alsazia-Lorena persa nella guerra franco-prussiana, lo scontro fra Russia ed Austria per il controllo dei balcani e quello fra Russia e Turchia per il controllo del Bosforo) appaiono di rilevanza regionale e non mondiale. E non ebbero il peso che invece ebbe lo scontro per il controllo dei mari, del commercio marittimo e, a conti fatti, per il potere mondiale tra l’impero tedesco e quello britannico.

UNIFICAZIONE TEDESCA: ORIGINI, CAUSE E CONSEGUENZE. CONCLUSIONI

In questa breve disamina storica abbiamo cercato di mettere in evidenza le origini, le cause e le conseguenze dell’unificazione tedesca da un punto di vista economico e geopolitico per comprendere come , quasi di colpo, nel 1871, il mondo si ritrovo’ con una nuova superpotenza mondiale in grado di alterare significativamente gli equilibri del potere allora esistenti. (dinamica che ricorda molto quello che sta succedendo al giorno d’oggi con l’ascesa della potenza cinese sullo scenario geopolitico mondiale).Tutto cio’ ebbe le ben note conseguenze dei due tentativi egemonici tedeschi (maturati nella cornice delle due guerre mondiali del XX secolo). D’altronde non sarebbe potuta andare diversamente. L’impero tedesco rappresento’ da subito una minaccia esistenziale per l’egemonia britannica. E questo in conseguenza della sua potenza militare ( il suo esercito era “erede diretto”  del militarismo prussiano che tanto fama si era guadagnato sul terreno nel corso del XVIII e XIX secolo), della sua forza economica-industriale (gia’ ai primi del ‘900 la produzione industriale tedesca aveva ampiamente superato quella inglese nell’industria pesante) e delle sue aspirazione a divenire una grande potenza navale e commerciale. Tutto questo non lasciava spazio a trattative con l’establishment anglosassone. Che, infatti, mosse guerra al potente rivale e lo affronto’ all’interno di una coalizione di stati appositamente formata ( come sempre, d’altronde, dal XVI secolo in poi contro chiunque si opponesse o minacciasse l’egemonia della perfida Albione). Il resto e’ storia. 

 

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