La fabbrica del denaro e la fabbrica delle illusioni

LA FABBRICA DEL DENARO E LA DINAMICA INFLATTIVA IN CORSO

Il mondo in cui viviamo non e’ di facile comprensione per l’uomo comune. Ovvero per tutte quelle persone che hanno una cultura medio bassa e vivono, sostanzialmente, nel complesso di valori ( o pseudo tali) che l’establishment occidentale diffonde incessantemente attraverso i media plasmando il modo di pensare di milioni di persone. Le quali rimangono in realta’ ignare dei veri, perversi meccanismi che “governano” questa parte di mondo. In particolare riteniamo importante soffermarci sulle politiche monetarie in atto in occidente e sul ruolo delle banche centrali ( che le promuovono) anche in relazione all’andamento ed al controllo delle borse valori dei vari paesi occidentali ( ed in particolari quelle di New York e Londra che sono preponderanti, in termini di manipolazione e capitalizzazione, rispetto a tutte le altre piazze finanziarie). Il che e’ molto importante per comprendere non solo come i mercati finanziari siano manipolati a tutto vantaggio delle elite politiche occidentali ( che si arricchiscono e prosperano investendo su mercati che  controllano e muovono a piacimento) ma anche di come il meccanismo della continua stampa di denaro ( indispensabile per evitare il fallimento del sistema capitalistico occidentale basato sulla continua emissione di nuovo debito con relativi interessi per pagare quello vecchio in scadenza ) di fatto stia distruggendo il valore stesso della moneta ( o quel poco che ancora gli resta) creando una spirale inflattiva che assumera’, verosimilmente, dimensioni sempre piu’ allarmanti nei prossimi anni con conseguente impoverimento delle societa’ occidentali ( e relativa drastica riduzione della capacita’ di spesa dei cittadini statunitensi ed europei e conseguente calo dei consumi e della produttivita’ in tutto il primo mondo). Lungi dal provenire dagli sviluppi geopolitici in corso ( guerra in Ucraina e stop alle importazioni di molte materie prime dalla Russia da parte dell’occidente) il problema della svalutazione del denaro ( ed il conseguente aumento del costo della vita) ha radici che affondano nell’azione delle banche centrali occidentali e nella natura debitoria del sistema finanziario cosi come e’ venuto a maturare in occidente negli ultimi sessanta anni di storia mondiale. La finanza occidentale ha creato quindi un gigantesco schema Ponzi da cui e’ impossibile uscire se non con la dichiarazione di bancarotta del sistema economico-finanziario occidentale. E siccome cio’ avrebbe implicazioni drammatiche sul tenore di vita, sull’economia e sul ruolo geopolitico di quest’ultimo, e’ ovvio che in tutto l’occidente si sia attivato un drammatico processo di stampa incontrollata di valute al fine di evitare e dichiarare un default che e’, di fatto, sotto gli occhi di tutti. Il punto e’ che di ogni cosa piu’ offerta vi e’ e piu’ diminuisce il suo valore. Ed il denaro non fa eccezione alla legge del mercato. Quindi la continua ed incontrollata stampa di valuta necessaria alla sopravvivenza del sistema finanziario occidentale provoca, di riflesso, una corrispettiva perdita di valore del denaro stesso. Cio’ significa che servono sempre piu’ soldi per acquistare qualsiasi tipo di bene e, considerato che a cio’ non corrisponde un adeguato aumento dei salari ne deriva un progressivo impoverimento dei consumatori. Tale dinamica e’ in atto gia’ da diversi anni ma, anche a causa della guerra mondiale in corso ( e relativi costi) sta subendo una drammatica accelerazione. L’uomo comune non puo’ che constatare un progressivo aumento del costo della vita che ne minaccia il futuro e ne preclude l’accesso alla prosperita’. Si sta cercando di attenuare tale dinamica con la concessione a pioggia di sussidi di ogni tipo volti ad evitare rivolte sociali ed a sostenere i consumi decretando l’arrivo della fase del cosiddetto helicopter money (per molti la fase terminale del sistema capitalistico occidentale) e, dal momento che siamo di fronte a pratiche sperimentali che rappresentano una terapia d’urto ad una situazione economica drammatica, non possiamo dire quanto questo servira’ a sostenere l’economia. Senza ombra di dubbio tali politiche serviranno a calciare il barattolo ed a spostare i problemi sempre piu’ avanti nel tempo senza di fatto risolverli in modo risoluto e definitivo. Questa e’ la verita’. Tanto piu’ oggi che assistiamo alla necessita’ di “sostenere” il fronte interno e di non farlo crollare sotto la spinta di una spirale economica negativa che la guerra mondiale in corso ha contribuito ad accrescere. Una bella gatta da pelare per l’establishment occidentale!

LA FABBRICA DELLE ILLUSIONI

Parallela all’azione della fabbrica del denaro e’ quella della fabbrica delle illusioni. Con tale termine intendiamo non solo l’informazione mainstream ma anche il prodotto televisivo in genere che, de facto, e’ portatore e diffusore del complesso di valori che gli establishment USA  e britannico hanno interesse a diffondere. E che, in questo particolare frangente storico, e’ particolarmente impegnato a diffondere fiducia sull’economia ed il modello politico e sociale occidentale. Da qui escono tutte le previsioni sulla crescita futura delle economie del vecchio e del nuovo mondo, sull’azione delle banche centrali ( con l’aumento od il taglio del costo del denaro)  sul futuro di paesi come l’Ucraina ( a guerra non ancora conclusa)  e molto altro ancora diffondendo una visione della realta’ economica e geopolitica mondiale che solo parzialmente ha attinenza con la realta’ (ed a volte non la ha affatto). Tale rappresentazione e’ funzionale agli apparati di potere che devono convincere la propria opinione pubblica della bonta’ della propria azione politica ( e geopolitica) e della superiorita’ dell’economia e della civilta’ dell’occidente sul resto del mondo. E’ ovvio che tali organi di propaganda non fanno menzione della natura distorta e truffaldina dell’azione delle banche centrali. Di quanto la loro azione distrugga il valore del denaro e di quanto cio’ impoverisca l’uomo comune (deprimendo ,al tempo stesso, consumi e produttivita’). In compenso ci informano dei progressi sul campo dell’esercito ucraino (inesistenti) in Europa orientale, sulle basse possibilita’ di recessione e sugli incrementi “zero virgola” del PIL degli USA e della UE.  Tutto cio’ mentre assistiamo ad un deterioramento della situazione economica in tutto l’occidente nonche’ a sviluppi inattesi e poco favorevoli sul palcoscenico geopolitico mondiale (cosi come abbiamo avuto modo di palesare in nostri recenti articoli). Ma e’ ovvio che nell’ottica dell’establishment non bisogna alimentare il disfattismo, non bisogna fomentare il dissenso. E non e’ opportuno dire la verita’. Per questo e’ molto meglio far in modo che la fabbrica delle illusioni produca rappresentazioni della realta’  perfettamente funzionali alla volonta’ dell’establishment. In modo da non permettere ai piu’ di comprendere il triste percorso verso cui ci siamo incamminati.  Ed in modo tale da non poter distinguere tra realta’ e finzione. Tra realta’ e mera illusione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *