La geopolitica della Germania. Ovvero, l’enigma geopolitico tedesco

Nello scenario geopolitico attuale un ruolo importante e’ certamente riservato alla nazione tedesca. La Germania rappresenta ancor oggi una delle piu’ grandi potenze commerciali del mondo ed il suo peso economico, nonostante l’ascesa di nuove realta’ nella dinamica geoeconomica mondiale, e’ ancora molto importante. La sua produzione industriale e’ ancor oggi, per quantita’ e qualita’, una delle piu’ rilevanti del mondo. Ed i suoi prodotti finiti sono apprezzati in ogni angolo del globo. Il surplus della bilancia commerciale tedesca rimane, ad oggi, il fattore di forza dell’economia teutonica ( e la vera fonte della ricchezza della Germania). Negli ultimi venti anni  un forte impulso alle esportazioni tedesche e’ stato dato dallo sviluppo dell’enorme mercato cinese. Sul quale Berlino ha mostrato di puntare in modo determinato e deciso. Cio’ ha consentito una crescita costante dell’economia teutonica grazie ad un forte posizionamento su quello che e’ ormai il mercato piu’ grande e dinamico del mondo ( insieme a quello indiano). Allo stesso tempo Berlino e’ stata impegnata a sviluppare sinergie politiche ed infrastrutturali con la Russia di Putin per garantirsi materie prime a basso costo indispensabili alla propria industria di trasformazione. Da qui i progetti northstream 1 e 2. Tale politica, favorita soprattutto dal leader socialdemocratico Schroder, si e’ pero’ scontrata con la volonta’ degli USA di recidere i rapporti fra Russia e Germania al fine di conservare il proprio dominio sul continente europeo. Dal momento che l’interscambio commerciale di Berlino con Mosca e Pechino avrebbe fatto dipendere l’economia di quest’ultima da Russia e Cina fino al punto da esserne vincolata “politicamente”. Gli odierni sviluppi geopolitici stanno infrangendo venti anni anni di geopolitica tedesca ( basata, come appena scritto, sul posizionamento nel mercato cinese e sullo sviluppo di sinergie economiche col Cremlino per la fornitura di ,materie prime a basso costo per l’industria di trasformazione tedesca). Geopolitica incentrata sugli interessi basilari e vitali della Germania in quanto potenza commerciale di primo piano. Infatti oggi Berlino non solo ha dovuto recidere i rapporti economici con Mosca ( in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina da parte di quest’ultima) ma sembra avviarsi anche a ridimensionare i rapporti con la Cina. Tutto questo su diktat della leadership politica anglosassone che preme per isolare la Germania e l’intera Europa dal contesto geopolitico mondiale.

LA GEOPOLITICA DELLA GERMANIA FRA EST ED OVEST

Appare chiaro come la geopolitica della Germania stia vivendo un periodo di profonde contraddizioni. In particolare l’odierna leadership politica tedesca sembra aver gettato alle ortiche venti anni di lavoro in cui sono state costruite partnerships economiche strategiche per lo sviluppo e la prosperita’ della nazione tedesca. E non sara’ facile tornare indietro, anche in considerazione degli sviluppi della situazione geopolitica internazionale. E se l’attuale stato della dinamica geopolitica tedesca e’ perfettamente funzionale agli interessi anglosassoni, essa e’ del tutto incompatibile con gli interessi economici e geopolitici della Germania. Anche considerando le concessioni commerciali che l’establishment anglosassone sembra abbia fatto a Berlino predisponendo una “corsia preferenziale” per le merci tedeschi sul mercato USA e su quello inglese, e’ innegabile che questo possa rappresentare un “salvagente” nell’immediato ma non costituisce un rimedio per le enormi perdite, in termini di sbocco sui mercati strategici del futuro, che Berlino dovra’ patire negli anni a venire. La perdita di competitivita’ dei prodotti tedeschi derivante dalla mancanza di materie prime a basso costo nonche’ la chiusura del mercato cinese potrebbero essere dei colpi mortali per la crescita dell’economia teutonica. E condannare il futuro del popolo tedesco e del suo benessere. Rimane incomprensibile il fatto che l’establishment tedesco si sia avviato verso un percorso di regresso e di involuzione economica che rendera’ il peso economico e geopolitico della Germania molto inferiore gia’ nel prossimo futuro. La partecipazione attiva alla guerra nell’Europa orientale, inoltre, pone Berlino in una condizione scomoda anche all’interno della dinamica politica interna dell’Unione europea. In seno alla quale albergano visioni eterogenee e non funzionali agli interessi strategici della Germania. Come quelle ossessivamente russofobe della Polonia e ,in genere, degli stati dell’Europa orientale che continuano a chiamare alla guerra quando a Berlino preferirebbero una tregua ed una pace duratura in grado di evitare che le spese di guerra esauriscano le riserve monetarie del paese ( derivanti dall’attivo della bilancia commerciale tedesca). D’altronde, se la guerra dovesse continuare a lungo la Germania sara’ costretta ad aumentare la spesa militare con conseguente aggravio sulle proprie finanze pubbliche. E’ evidente come la guerra in Ucraina rappresenti una vera trappola geopolitica per Berlino. Trappola ordita dall’establishment anglosassone e da cui la leadreship politica tedesca non sembra riesca a sottrarsi.

LA GEOPOLITICA DELLA GERMANIA E L’ENIGMA GEOPOLITICO TEDESCO.

Alla luce di quanto scritto sinora e’ facile comprendere come la dinamica geopolitica della nazione tedesca sia oggi piu’ controversa che mai. Controversa al punto da rappresentare un vero e proprio enigma geopolitico. Ci troviamo di fronte ad una prospettiva geopolitica incomprensibile in cui la leadership tedesca sembra agire per fini estranei a quelli del proprio paese. Eppure a Berlino dovrebbero avere a cuore gli interessi della Germania e non quelli degli USA e del Regno Unito. E per quanto la Germania possa essere ancor oggi una colonia anglosassone (lo e’ dalla fine della seconda guerra mondiale) e’ veramente sorprendente che questa si faccia condurre allo sfacelo economico e geopolitico in questo modo. Eppure sembra proprio che le cose si stiano sviluppando in questo senso. Ed e’ curioso che a Berlino non si siano resi conto di quello che questo comporti. O forse vogliono riproporre le gesta che furono della Germania nazista e che veramente poco giovarono alla nazione tedesca? Possibile che Berlino si sia lasciata trascinare in  uno scontro con la Russia che gia’ in passato l’ha logorata e lacerata? Domande che esigono una risposta chiara e definitiva. Dal momento che da simili decisioni dipende il futuro del popolo tedesco. Che non vuole certo rivivere un nuovo 1945. Ne, credo, la poverta’ e lo sfacelo economico verso i quali sembra condurre il percorso geopolitico deciso dall’odierno establishment tedesco.

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