Ucraina e terza guerra mondiale

Historia vitae magistra ? La storia e’ maestra di vita ? Puo’ sembrare una domanda banale ma non lo e’ affatto. Tanto piu’ oggi in cui il mondo sembra vivere l’incubo di una terza guerra mondiale, ovvero di un conflitto globale fra le maggiori potenze mondiali ed i loro vassalli. Il punto e’ che in pochi sembrano interessati a comprendere la causa, la natura ed i possibili sviluppi delle attuali circostanze geopolitiche e geostrategiche mondiali. E questo e’ piu’ che comprensibile dal momento che la propaganda sembra gettare sempre una zona d’ombra sulla drammatica realta’ geopolitica che stiamo attualmente vivendo. Ad esempio, fatta eccezione per il Papa Francesco I, nessun politico ha mai osato parlare di terza guerra mondiale. Perche? Eppur di questo si tratta. I nostri politici preferiscono trincerarsi dietro slogan vuoti e ,in un certo senso, perfino puerili. Frasi del tipo: ” Dobbiamo difendere l’Ucraina da una brutale aggressione non provocata” fanno veramente ridere. E ci fanno comprendere quanto l’informazione sia permeata dalla propaganda di guerra. E la storia, cosa ci dice la storia? Dice, ahime’, che stiamo rivivendo il dramma di un tentativo egemonico da parte di potenze emergenti a danno di quelle ancora egemoni. L’attuale scenario geopolitico mondiale ricalca, in modo cosi preciso, quello del decennio 1905-1915 o quello del 1930-1940. Sappiamo bene quello che ne consegui’. E sappiamo pure che anche stavolta la guerra in atto portera’ pesantissime conseguenze. Non si illudano i benpensanti. Non sara’ una passeggiata. Lo dimostra gia’ la scollatura fra propaganda e realta’ manifestatasi in modo quasi sfacciato in questo primo anno di guerra. Ci era stato detto: “Le sanzioni porteranno la Russia alla bancarotta” , oppure “Putin e’ malato di cancro ,soffre di terribili dolori per le cure di chemioterapia e non ha molto da vivere” ed anche “La Russia ha quasi finito i suoi missili ed a breve non potra’ piu’ effettuare attacchi missilistici sul territorio ucraino”. Tutte condizioni non verificatesi e che, probabilmente, non si verificheranno nel prossimo futuro. Nel mentre si apprende da fonti indipendenti che l’esercito ucraino ha esaurito praticamente tutte le sue riserve materiali e gran parte di quelle umane cui ora dovra’ provvedere l’occidente se vuole che la pantomima continui oltre il limite della sopportabilita’. Quanti soldati sono morti nelle fila dell’esercito di Kiev ? Nessuno puo’ dirlo con certezza. Ma si ipotizza che ,ad oggi, siano morti circa 150.000 soldati ucraini piu’ un numero imprecisato di soldati NATO e volontari stranieri di cui, operando quest’ultimi sotto copertura e camuffandosi nell’esercito ucraino, sapremo anche in futuro poco o niente. Quanti sono i feriti tra l’esercito ucraino ? Anche in questo caso nessuno puo’ rispondere in modo certo. Ma si ipotizza che possano essere ben piu’ dei 150.000 militari caduti. Chi paghera’ il costo economico e sociale di tale “mattanza” ?. Anche in questo caso nessuno puo’ rispondere con certezza perche’ non si sa che cosa restera’ dell’Ucraina dopo la guerra. Ma se Kiev ha esaurito quasi tutti il suo potenziale militare come puo’ ancora parlare di vittoria contro le truppe russe e di liberazione delle zone occupate dall’esercito di Mosca ? Impossibile rispondere anche a questa domanda. Ma la propaganda ci dice che sono in arrivo nuove poderose armi da Europa e Stati Uniti che ribalteranno il corso degli eventi. Quali sono queste armi ? Sembra che siano un centinaio di carri armati di ultima concezione e ,forse, aerei di quarta generazione. Possono davvero queste armi permettere all’esercito di Kiev di vincere i russi sul campo ? Certo che no. Ed allora perche ‘ si continua con questa messa in scena ? La risposta potrebbe essere imbarazzante.

IN BALLO IL POTERE MONDIALE.

La verita’ e’ che si sta mettendo male. Molto male, per l’Europa e tutto l’occidente. .E non solo da un punto di vista prettamente militare e geostrategico. Si sta mettendo molto male anche da un punto di vista squisitamente economico. I segnali che giungono dall’economia reale sono impietosi. Se analizzati al di fuori del contesto di propaganda cui siamo sottoposti ci offrono uno scenario davvero preoccupante. L’economia occidentale e’ sotto scacco. In Europa come negli USA non c’e’ piu’ crescita. Si galleggia con la marea di sussidi statali (siamo all’helicopter money ?) rivolti ai meno abbienti per tenere a galla la situazione. La guerra pero’, inaspettatamente, continua e lo scenario bellico si fa sempre piu’ cupo. In Russia Putin non e’ caduto e l’esercito russo non e’ stato sconfitto. L’economia russa non ha conosciuto nessun tracollo causa sanzioni economiche come si auspicava in occidente. Cio’ significa che altre enormi risorse economiche dell’occidente dovranno essere gettate nel buco nero ucraino. L’Ucraina d’altronde, non ha solo bisogno di armi ma di soldi per il proprio sistema pensionistico, per quel che rimane del suo stato sociale e per le necessita’ della propria macchina statale. A tutto cio’ provvede l’occidente. Kiev non ha piu’ niente. Ne risorse economiche ne militari. Niente di niente. La guerra ha distrutto tutto e ogni cosa deve essere importata dall’estero. Il prezzo per Washington e Bruxelles e’ salatissimo. Ma non importa. Bisogna sconfiggere la Russia. Costi quel che costi. Ne va del potere mondiale che potrebbe altrimenti emigrare in oriente. Cosa horribile auditu per l’establishment occidentale. Quindi non importa quel che succedera’. Russia delenda. Una volta per tutte. Non importa se tutti i tentativi storici fatti in questo senso siano miseramente falliti. L’occidente andra’ avanti. Anche con una economia allo stremo e con una tecnologia militare inferiore (in qualita’ se non in quantita’) a quella di Mosca. A che serve mandare aerei di terza o quarta generazione a Kiev ? A nulla. Gli esperti militari occidentali  sanno bene che tali mezzi non possono sopravvivere al confronto con i sistemi antiarei russi di ultima generazione . Ne farebbero strage e trasformerebbero l’ Ucraina in un cimitero per aviazione occidentale. Perche’ quindi ora si insiste tanto sull’invio di aerei a Kiev nel momento in cui i russi hanno gia’, de facto, imposto una no fly zone sui cieli ucraini ? Perche’ in occidente non si sa piu’ che dire. Siamo vittime di una casta politica che non vuole ammettere in nessun modo la sconfitta  e che prospetta false soluzioni per una vittoria che non ci sara’. Anche a livello strategico stiamo commettendo degli errori che ricordano quelli della Wermacht nella seconda guerra mondiale. A che serve difendere posizioni indifendibili fino all’ultimo uomo ? E’ quello che sta succedendo a Bakhmut ed in altre localita’ del Donbass. Non vogliamo in nessun modo ammettere la sconfitta che prima o poi, inevitabilmente, ci sara’. Tutto cio’ costa risorse umane e materiali immense. Chi paghera’ per tutto questo ? E perche’ ostinarsi cosi tanto in una causa persa ? Non sarebbe meglio trovare un accordo che comprenda una spartizione dell’Ucraina invece che continuare a convincersi di poter piegare Putin ?  Sembra quasi che i l’esatablishment occidentale si sia rinchiuso dentro un’alta torre d’avorio dalla quale non scorge piu’ l’orizzonte ma un mondo fantastico, rarefatto e surreale.

CONCLUSIONI.

Le convinzioni della leadership politica occidentale di un fallimento dell’economia russa ( cosi come quelle di una vittoria militare sul campo in Ucraina) in conseguenza delle sanzioni economiche imposte da Washington e Bruxelles si sono dapprima tramutate in desiderio, quindi in speranza ed ora ,ahime’, in mera utopia. Stiamo rivivendo quello che hanno gia’ vissuto l’esercito napoleonico e la Wermacht tedesca. Dapprima l’euforia per la guerra di Russia , per le conquiste ottenute, per il potere mondiale alla portata. Poi la depressione conseguente all’impantanamento nel fronte, all’enorme mobilitazione del nemico, alle perdite crescenti. Quindi la disperazione per il ripiegamento, per l’enorme perdite subite e per la consapevolezza che non si puo’ vincere in terra di Russia. La situazione attuale non rappresenta nulla di nuovo. Almeno per chi conosce la storia. Qualcuno si prenderebbe la briga di insegnarla ai nostri politici ? Beh, io lo farei. Sempre che ne mostrino interesse. Il problema e’ che la loro loro prospettiva e’ squisitamente machiavellica. A loro interessa l’interesse delle nazioni occidentali in termini essenzialmente geopolitici. In termini ,quindi, di verita’ effettuale, di potere spicciolo. Quanto tempo passera’ prima che comprendano di aver fatto il passo piu’ lungo della gamba ? Io spero presto. E voi ?

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