L’importanza geopolitica ed economica dell’India nel confronto geopolitico e geostrategico fra oriente ed occidente

IMPORTANZA GEOPOLITICA E GEOECONOMICA DELL’INDIA: L’IRRESISTIBILE ASCESA DEL COLOSSO INDIANO

Un aspetto ancora poco noto della dinamica geopolitica mondiale e’ l’importanza che l’India (e della regione indiana, comprendente anche Pakistan e Bangladesh) sta assumendo negli equilibri di potere in via di ridefinizione sullo scacchiere geopolitico globale. Abbiamo gia’ avuto modo di chiarire perche’ New Delhi avra’ un ruolo di primo piano nella geopolitica e nella geoeconomia mondiale degli anni a venire (ASCESA DELL’INDIA, IMPORTANZA ECONOMICA DELL’INDIA (geopolitika.it)) ma e’ importante capire perche’ lo sviluppo economico e la realta’ demografica e geografica dell’India siano diventati prioritari nella visione geopolitica e geoeconomica tanto dell’oriente quanto dell’occidente. Al punto da avere innescato una vera e propria sfida per accaparrarsi quella che sara’, senza ombra di dubbio, l’area a maggior crescita economica del pianeta nonche’ il piu’ grande mercato del mondo in termini assoluti. Tanto il blocco eurasiatico (Russia e Cina) quanto quello occidentale stanno cercando di stringere accordi commerciali e relazioni diplomatiche con New Delhi in modo da potersi assicurare un enorme mercato di sbocco per le proprie materie prime ed i prodotti finiti delle rispettive industrie di trasformazione. Tale dinamica e’ favorita dal deterioramento dei rapporti commerciali tra oriente ed occidente che minaccia di recidere, in modo piu’ o meno definitivo, lo scambio commerciale tra le parti in questione. E, conseguentemente, il benessere economico che questo ha innegabilmente prodotto negli ultimi trent’anni di storia mondiale. L’india si presenta quindi non solo come una grandissima opportunita’ economica per entrambi le parti ma anche come formidabile strumento per quest’ultime per liberarsi dalla dipendenza economica che l’una aveva nei confronti dell’altra. Ma cerchiamo di capire in che modo si sta giocando questa grande partita tra oriente ed occidente e come tutto cio’ possa impattare sui futuri assetti geopolitici mondiali. 

L’ IMPORTANZA DELL’INDIA NELLA VISIONE GEOPOLITICA E GEOECONOMICA DELL’OCCIDENTE.

Le vicende geopolitiche maturate in seguito all’invasione russa dell’Ucraina hanno posto l’occidente in totale rotta di collisione con la Russia di Putin e, visto il deciso sostegno di Pechino nei confronti di  Mosca, anche con la Cina di Xi. Lo scontro militare in atto in Ucraina non ha solo prodotto una guerra de facto fra l’occidente e la Russia ma lascia prefigurare anche la rottura dei rapporti commerciali fra gli USA (e l’Europa) e la Cina. Il che avrebbe ricadute economiche molto problematiche in tutto l’occidente considerata anche la stagnazione economica che e’ gia’ in atto tanto negli USA quanto in Europa. Questo perche’ l’inflazione prodotta dalla sconsiderata stampa di denaro da parte delle banche centrali nonche’ l’aumento del costo delle materie prime agricole e minerarie ha generato un drastico calo del potere d’acquisto dei salari e quindi, conseguentemente, ha portato ad un rapido e generalizzato calo dei consumi interni ( con relativa caduta della produzione industriale). All’aumento spropositato dell’inflazione e’ seguita una politica monetaria restrittiva con forte aumento del costo del denaro ( e quindi degli interessi sui finanziamenti) che pone serie perplessita’ sulla reali capacita’ di crescita economica di tutto l’occidente. Per far fronte a questa situazione economica i governi occidentali stanno facendo sempre piu’ ricorso al debito. Una situazione che non porta lontano anche considerando l’esponenziale aumento degli interessi sullo stesso che metteranno sempre piu’ in difficolta’ le finanze pubbliche dei vari paesi occidentali con conseguente inasprimento della pressione fiscale sulle attivita’ e sulle proprieta’ che non potra’ far altro che impoverire ulteriormente il ceto medio ( inasprendo la gia’ palese crisi dei consumi  e quindi della produttivita’). Se alla chiusura del mercato russo dovesse seguire quella del mercato cinese non sarebbe facile per le merci europee trovare altri mercati di sbocco, anche in considerazione della piega che le relazioni diplomatiche stanno prendendo con i paesi africani e quelli dell’America latina. Si capisce quindi quanto sia importante per l’occidente garantirsi un immenso mercato di sbocco come quello del subcontinente indiano. Per evitare una crisi di sovrapproduzione del proprio apparato industriale che porterebbe a drammatiche ricadute sociali ed una progressiva perdita di potere sullo scacchiere geopolitico mondiale. E’ per questo che la diplomazia occidentale sta attivamente lavorando per cementare i rapporti fra New Delhi, Washington e Bruxelles. Anche fomentando le rivalita’ regionali fra il gigante indiano e quello cinese nell’area dell’indo-pacifico. Tutto cio’ per rilanciare la geopolitica del “Pivot to Asia” che ha rappresentato una delle ossessioni dell’establishment USA dalla presidenza Obama in poi. Cosa che, se riuscisse, permetterebbe all’impero anglosassone  di espandere la propria influenza in uno scacchiere geografico di vitale importanza per il suo massimo rivale geopolitico ( la Cina) dal momento che la rotta commerciale dell’oceano indiano e’ di vitale importanza per il celeste impero. Il quale vedrebbe il rafforzamento della presenza USA nell’oceano indiano come una minaccia esistenziale al proprio commercio e alla propria economia. Da cio’ si evince quanto la regione indiana sia importante per l’occidente e quanto sia al centro della visione geopolitica e geoeconomica di Washington, Londra e Bruxelles. Una carta importante da giocare nella grande partita che sta giocando per la difesa della propria egemonia sul mondo. 

L’ IMPORTANZA DELL’INDIA NELLA VISIONE GEOPOLITICA E GEOECONOMICA DI MOSCA E PECHINO.

Gli sviluppi delle relazioni diplomatiche fra l’occidente ed oriente rendono la regione indiana, con la sua eccezionale rilevanza demografica, uno scacchiere geopolitico di vitale importanza per Mosca e Pechino. L’interazione economica e militare con New Delhi e’ infatti di vitale importanza nella visione geopolitica dei due ex giganti rossi. La Cina conta infatti di riversare gran parte della sua enorme produzione industriale proprio sul mercato indiano in caso di rottura della relazioni commerciali con i paesi occidentali. Cio’ rappresenterebbe un volano non indifferente per l’economia del Dragone che potrebbe in questo modo ovviare non solo alla chiusura degli importanti mercati occidentali ai propri prodotti ma anche alla progressiva saturazione del proprio mercato interno. Per Mosca lo sviluppo economico e demografico della regione indiana rappresenta un’ottima garanzia per le proprie esportazioni di materie prime, agricole e minerarie, in tale contesto geopolitico ( consentendole inoltre di non dipendere quasi esclusivamente da Pechino per la vendita delle proprie risorse naturali). L’india poi e’ il maggior acquirente mondiale di armi russe e la sua espansione economica dara’ impulso anche all’acquisto di armi ed attrezzature militari che potrebbero essere fornite, in massima parte, proprio da Mosca. E’ chiaro quindi come tanto la Russia quanto la Cina abbiano tutta la necessita’ di cementare i propri rapporti con New Delhi anche in risposta alle minacce economiche che provengono dall’occidente. Entrambe poi hanno estrema necessita’ di impedire un avvicinamento diplomatico tra l’India e gli USA che potrebbe pregiudicare la politica di estromissione ( perpetrata energicamente negli ultimi venti anni) di questi ultimi dal continente asiatico. La presenza USA nell’oceano indiano ( ed intorno allo stretto di Malacca, vitale per il commercio navale del celeste impero) non e’ nell’interesse di Mosca e Pechino. Che stanno quindi lavorando, anche all’interno del club BRICS, per favorire sinergie economiche e militari che precludano o limitino al massimo le manovre diplomatiche e geopolitiche dell’occidente ( e quindi la sua espansione) nel subcontinente indiano.

IMPORTANZA GEOPOLITICA E GEOECONOMICA DELL’INDIA: CONCLUSIONI.

Da quanto finora scritto emerge chiaramente come l’India ( e la regione indiana, nel suo complesso) sara’ un player fondamentale nella partita per il potere mondiale in corso fra oriente ed occidente. Il suo ruolo sara’ direttamente proporzionale alla grandezza della sua economia e del suo mercato. Essa pare in verita’ indispensabile in particolar modo per l’occidente. Il declino economico e geopolitico del quale appare ormai inarrestabile. Il fatto e’ che, per diversi motivi, i paesi del subcontinente indiano potrebbero essere indotti ad avvicinarsi piu’  a Mosca e Pechino che non a Washington, Londra e Bruxelles. Per ragioni strettamente geopolitiche ma anche economiche. Troppo grande appare infatti l’interscambio commerciale tra Pechino da una parte e New Delhi, Islamabad e Dakka dall’altro e troppo grande l’opportunita’ per New Delhi di poter acquistare le materie prime russe a buon mercato ( un ottimo volano per il proprio sviluppo economico) e tecnologia militare d’avanguardia che l’occidente non e’ disposto a fornirgli. Inoltre, come abbiamo avuto gia’ modo di sottolineare, i prodotti finiti dell’industria occidentale non saranno molto competitivi sui mercati della regione indiana a causa del forte innalzamento dei prezzi per l’industria europea conseguenti alle sanzione imposte alla Russia. A cio’ va aggiunto un costo del lavoro che in occidente e’ molto piu’ caro che in oriente ( ed un costo di trasporto delle merci maggiore rispetto a quelle cinesi vista la maggior distanza dei paesi occidentali). In ogni caso, la partita per quello che sara’ il mercato di sbocco piu’ grande al mondo e’ gia’ iniziata. E, vista la posta in gioco, e’ probabile che sara’  giocata “a tutto campo”.

 

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