Russia e geopolitica mondiale: Analisi e cenni storici

Un aspetto ancor oggi poco conosciuto della dinamica geopolitica mondiale dell’eta’ moderna e’ il ruolo che la nazione russa ha avuto, negli ultimi duecento anni, nel conservare il dominio dell’impero anglosassone sul mondo. La Russia e’ stata l’arma piu’ formidabile di cui l’ Inghilterra si e’ servita per respingere i piu’ violenti tentativi egemonici dei suoi antagonisti geopolitici. In questo articolo e’ nostra intenzione analizzare , nello specifico, gli ultimi tre  “assalti” al potere mondiale anglosassone ad opera di Napoleone, Guglielmo II ed Hitler. Per chiarire come la potenza russa sia stata fondamentale nel mantenere il ruolo centrale dell’impero anglosassone nel mondo. Tutto cio’ in relazione alle attuali vicende geopolitiche che vedono invece il paese euroasiatico schierato contro l’impero anglosassone ed alleato del piu’ temibile nemico di quest’ultimo, la Cina. Il suo ruolo sara’ oggi per la Cina il medesimo che fu per l’Inghilterra nelle lotte per il potere contro i suoi rivali geopolitici ? Ovvero, l’impero di mezzo si sta servendo oggi della Russia per distruggere i propri rivali geopolitici cosi come ha fatto l’Inghilterra nel corso degli ultimi duecento anni ? Cerchiamo di rispondere a questa domanda dando uno sguardo al contesto bellico e geopolitico degli ultimi duecento anni di storia europea.

I TRE TENTATIVI EGEMONICI CONTRO L’IMPERO INGLESE DALL’INIZIO DELL’800 FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE.

Abbiamo gia’ avuto modo di scrivere sulla dinamica geopolitica europea degli ultimi cinquecento anni e su come il dominio anglosassone sul mondo si sia scontrato con dei tentativi egemonici volti a sconfiggere l’Inghilterra e a porre fine al suo dominio sul mondo ( https://www.geopolitika.it/la-questione-geopolitica-europea-analisi-e-cenni-storici/). Questa analisi risulta fondamentale per comprendere il ruolo degli “spazi laterali o esterni” al territorio europeo nel contrastare le sfide poste dai nemici dell’ordine mondiale anglosassone. E proprio grazie all’intervento di queste realta’ geopolitiche a margine del continente europeo che l’Inghilterra pote’ sconfiggere i suoi acerrimi avversari geopolitici negli ultimi duecento anni. La Russia, in particolare, ha svolto un ruolo essenziale nel preservare l’ordine mondiale a guida anglosassone ed al tempo stesso a distruggere militarmente i rivali dell’Inghilterra. La potenza euroasiatica e’ risultata indispensabile per esaurire e distruggere il mostruoso potenziale bellico della Francia napoleonica e della Germania hitleriana in particolare. Senza lo scontro con Mosca e’ del tutto probabile, dati alla mano, che sia Napoleone che Hitler avrebbero prevalso nella lotta contro la “perfida Albione”. Cerchiamo di capirne il perche’. 

IL TENTATIVO EGEMONICO DI NAPOLEONE

Come e’ noto il tentativo egemonico di Napoleone fu molto problematico, in termini economici e geostrategici, per l’impero anglosassone. La Francia napoleonica fu una spina nel fianco veramente dolorosa per l’Inghilterra che ad un certo punto sembro’ soccombere di fronte al potentissimo rivale. Non che la Francia pote’ mai sfidare l’Inghilterra sui mari ( la talassocrazia inglese non fu mai messa in discussione ed anzi , dopo Trafalgar, sembro’ piu’ solida che mai) ma comunque tutti i tentativi fatti da Londra nel primo decennio dell’800 per finanziare una coalizione di stati che sconfiggesse Napoleone non andarono a buon fine ed anzi con la vittoria di Austerlitz (1805) sugli austriaci ed i loro alleati il dominio dell’impero francese sul continente europeo fu praticamente incontrastato. L’imperatore francese applico’ un blocco continentale ( con relativo divieto di attracco delle navi inglesi sul continente europeo) che mise in grave difficolta’ l’economia inglese cui fu privato il prezioso mercato di sbocco europeo. Solo la Russia, l’unico stato continentale europeo che godeva di effettiva autonomia dalla Francia, continuo’ a commerciare con l’Inghilterra ed a mantenere buoni rapporti con Londra. Constatata l’imposssibilita’ di vincolare lo Zar al blocco continentale Napoleone nel 1812 decise di invadere la Russia per porre fine non solo alle sue mire autonomistiche rispetto all’impero francese ma anche alla sua amicizia con il Regno unito. L’impresa decreto’ la fine geopolitica dell’impero francese e dell’establishment napoleonico in conseguenza della piu’ grave sconfitta militare che la Francia abbia mai conosciuto nella sua storia. E’ evidente che il ruolo dell’impero russo nella sconfitta del tentativo egemonico di Napoleone ai danni dell’impero inglese fu essenziale. Senza di esso, nonostante il dominio incontrastato dei mari, Londra non sarebbe riuscita a prevalere militarmente sul suo acerrimo rivale geopolitico e nessuno puo’ dire quanto, alla lunga, il blocco continentale imposto dalla Francia alla flotta ed alle merci inglesi, avrebbe minato la potenza economica della “perfida Albione” ( forse fino al punto da ridimensionarne notevolmente il potere).

IL TENTATIVO EGEMONICO DI GUGLIELMO II

Il tentativo egemonico della Germania Guglielmina ebbe luogo durante la prima guerra mondiale (1914-1918) e vide contrapposti i cosiddetti imperi centrali  (ovvero la Germania e l’Impero Austro-Ungarico) da una parte e l’impero anglosassone ed i suoi alleati dall’altra. Tra questi il principale fu senz’altro la Russia di Nicola II. Anche in questo lungo conflitto il ruolo di Mosca fu essenziale per impegnare su piu’ fronti l’esercito tedesco e disperderne il potenziale offensivo. Il fronte orientale impegno’ gli imperi centrali molto piu’ che  quello occidentale ed anche dopo la rivoluzione d’ottobre ed il conseguente ritiro di Mosca dalle ostilita’ l’esercito tedesco fu impegnato nell’occupazione dei territori annessi in seguito al trattato di Brest-Litovsk. Cosa che non consenti’ all’esercito tedesco di impegnarsi appieno sul fronte occidentale contro le truppe alleate ( dal 1917 truppe USA affluirono massicciamente in Francia a supporto delle truppe anglo-francesi). Quindi, non ostante la rivoluzione d’ottobre ed il crollo del regime zarista anche nel primo tentativo egemonico tedesco di Guglielmo II la potenza russa gioco’ un ruolo geostrategico fondamentale  nel permettere la vittoria degli anglosassoni sui propri antagonisti.

IL TENTATIVO EGEMONICO DI HITLER

Veramente essenziale fu il ruolo che la Russia (divenuta “Unione Sovietica” dopo la rivoluzione bolscevica del 1917) svolse nella sfida al potere mondiale che le lancio’ la Germania di Hitler. Questo fu il tentativo egemonico piu’ violento di tutti e ,nell’affrontarlo, l’Inghilterra rivelo’ il grado del suo esaurimento. Ed il suo indebolimento geopolitico, al punto che si vide costretta a cedere il potere mondiale alle nazioni dello “spazio esterno” (USA ed URSS) senza il contributo militare delle quali in nessun modo sarebbe riuscita a prevalere sul potentissimo rivale. Il contributo russo, senza ombra di dubbio, fu indispensabile nell’opera di contrasto ai piani egemonici di Hitler. Fu infatti contro lo spazio orientale che si infransero i piani di espansione tedeschi e dove l’esercito tedesco si esauri’, letteralmente, in violentissimi scontri, continui ed estenuanti, con l’armata rossa. La quale ,pur subendo enormi perdite, umane e materiali, combatte’ fino alla totale distruzione della macchina bellica tedesca. Sebbene anche il contributo statunitense ( gli Stati Uniti d’America rappresentavano ,in questa guerra, lo “spazio esterno occidentale” che contribui insieme “allo spazio esterno orientale” ovvero la Russia, alla sconfitta del tentativo egemonico tedesco) gioco’ un ruolo importante in questa partita non vi e’ dubbio che il ruolo di Mosca fu molto piu’ importante. Lo “riferiscono” i dati delle perdite e delle distruzioni patite dai russi ( per contrastare ed annientare l’urto della Wermacht l’armata rossa impiego’ ogni risorsa umana e materiale al tempo disponibile e tale impegno costo’ la morte di oltre venti milioni di persone ed immense distruzioni materiali nello spazio sovietico occupato dai tedeschi) e le stesse perdite subite dalla Wehrmacht sul fronte orientale ( i tedeschi ebbero il grosso delle perdite, umane e materiali, sul fronte orientale al confronto delle quali quelle subite sugli altri fronti di guerra appaiono marginali). 

CONCLUSIONI

Se la storia ci ha insegnato qualcosa  e’ che la Russia non si puo’ sconfiggere militarmente. Contro di essa non si puo’ vincere sul campo. L’immensita’ del suo territorio, il clima asperrimo ed i particolari regimi pluviometrici del paese euroasiatico (si legga al riguardo, https://www.geopolitika.it/guerra-in-ucraina-analisi-e-cenni-storici-2/) la rendono di fatto inconquistabile. Soltanto una rivoluzione interna od una bancarotta dell’apparato statale (come avvenuto, rispettivamente, nel 1917 e nel 1991) possono causare una sconfitta ed un crollo dello stato russo, qualunque sia la sua natura. Ma nessuna guerra e’ riuscita mai ad ottenere una vittoria su Mosca. Nessuna. Proprio perche’ non e’ possibile vincere nelle specifiche condizioni geografiche-ambientali del territorio russo. Londra si e’ servita in piu’ occasioni dell’immensa nazione euroasiatica per domare e demolire le aspirazioni egemoniche dei propri rivali geopolitici attirandoli nella trappola russa che e’ risultata fatale ad ognuno di loro. Oggi pero’ nella trappola sembra finita  essa stessa e per conto di quella potenza emergente che aspira a sostituirsi ad essa alla guida del mondo. E come l’establishment russo indispetti’ ,con la sua pretesa di autonomia, Hitler e Napoleone, cosi oggi indispettisce proprio l’egemone che ha contribuito piu’ volte a “mantenere in sella”. Che ha deciso di scagliarglisi contro militarmente per tacitarne qualsiasi pretesa di indipendenza dalla finanza e dal giogo dell’occidente. Eppure a Washington e Londra dovrebbero ben conoscere la fine di tutti coloro che furono attratti proprio da loro ( dal potere anglossassone)  nella trappola russa, senza uscirne piu’. Come e’ possibile quindi che siano loro stessi finiti nelle condizioni in cui avevano ridotto i propri piu’ acerrimi avversari ? Domanda da un milione di dollari. Certo e’ che, se la storia non mente, saranno loro, stavolta, a non uscirne piu’ ed a lasciare, per forza di cose, lo scettro del potere. Curioso anche che l’establishment occidentale mostri la stessa baldanza dei suoi predecessori nell’odierna “campagna di Russia”. Hitler e Napoleone avevano la loro stessa convinzione di poter aver gioco facile in quello che e’ sempre stato considerato un paese arretrato e, a conti fatti, nemmeno pienamente europeo. Eppure entrambi non riuscirono nell’impresa. Ed entrambi, sulla strada per Mosca, andarono distrutti. 

 

 

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