Guerra mondiale in corso: Sviluppi inattesi tra quinte colonne in Russia e l’ipotesi di sviluppi bellici in America Latina

Le recenti rivendicazioni territoriali del Venezuela nei confronti della regione occidentale della Guyana impongono una seria riflessione sugli sviluppi della guerra mondiale in corso ( perche’ di questo si tratta come abbiamo cercato di chiarire, in tutti i modi, su questo blog) e sui possibili esiti della stessa. Una tale mossa deve essere interpretata come risposta asimmetrica a quella dell’impero anglosassone volta a fomentare quinte colonne all’interno dello spazio territoriale russo ( con atti di sabotaggio, anche nelle remote zone degli Urali e delle regioni centrali della Siberia ove, e’ noto, si concentra una parte importante della produzione bellica russa) ? Posto che tale mossa minaccia interessi economici USA (vista la ricchezza mineraria dei territori rivendicati da Caracas) ed e’ volta quindi ad indebolire gli interessi di Washington nella regione, c’ e’ da dire che essa rappresenta soprattutto il tentativo di Mosca (e Pechino) di aprire un altro imponente fronte di guerra e disperdere ulteriormente l’esercito dell’impero anglosassone impantanandolo in una nuova crisi dalle implicazioni non proprio facili da prevedere. Anche in considerazione del fatto che l’iniziativa venezuelana sembra essere stata appoggiata da Brasilia che ha gia’, assieme a Caracas, ammassato truppe lungo il confine con la Guyana meridionale.  Tali azioni rappresentano una contromossa al rinnovato vigore degli atti di sabotaggio all’interno del territorio russo ? Noi riteniamo di si. E potremmo quindi presto assistere ad un confronto militare in America Latina che va ad aggiungersi a quelli in Europa orientale, in Africa e medio oriente. In sintesi visto che l’impero anglosassone non mostra nessuna considerazione per una trattativa di pace in Ucraina e continua quindi con la sua azione militare suicida nella speranza di mantenere la propria egemonia sul pianeta da Mosca e Pechino si muovono altre pedine sullo scacchiere. Prospettando uno scenario bellico ostile all’impero USA proprio nel suo ex cortile di casa. Una tale guerra non potrebbe essere combattuta da eserciti di mercenari perche’ questi nulla potrebbero contro un intervento congiunto delle truppe brasiliane e venezuelane. Anche considerando che quest’ultime sono state adeguatamente modernizzate e rifornite da Mosca. Il che sta a significare che un tale scenario bellico richiederebbe l’intervento della flotta e degli eserciti occidentali. Con esiti affatto scontati. Ma cerchiamo di capire perche’ una guerra in sud America potrebbe avere gravi conseguenze per Washington e Londra.

LO SVILUPPO DI QUINTE COLONNE SUL TERRITORIO RUSSO AD OPERA DELL’OCCIDENTE.

Due aspetti sono emersi dalla debacle della (cosiddetta) controffensiva ucraina. Uno e’ il totale fallimento della stessa e l’altro e’ il fatto che la cocente sconfitta subita sul campo non ha minimamente fiaccato l’intenzione di Washington e Londra di proseguire nel tentativo di indebolire la Russia e staccarla dalla sua inossidabile alleanza con Pechino. L’impero sta dando il massimo di se per raggiungere questo scopo e , impossibilitato a vincere sul campo, cerca disperatamente di fiaccare il morale della popolazione russa con continui attacchi di droni su strutture militari e civili sul territorio russo e con attentati alle infrastrutture strategiche della macchina da guerra russa. Non sappiamo precisamente quali siano i risultati di tali azioni ma e’ in dubbio che questa sembra ora la tattica delle truppe NATO. Lo sforzo bellico dell’occidente in Europa occidentale e’ senza precedenti e direttamente proporzionale alla minaccia che Mosca (e Pechino) rappresentano per l’egemonia anglosassone sul pianeta. L’establishment occidentale, come abbiamo gia’ avuto modo di chiarire su questo blog (DIVIDE ET IMPERA, GEOPOLITICA DELL’OCCIDENTE (geopolitika.it)), ha estrema necessita’ di piegare Mosca nel confronto in atto. Se cio’ non riuscisse per l’egemonia occidentale sarebbe la fine. Le contromosse russe a questo di tipo di guerra ibrida non si sono fatte attendere. E si sono moltiplicati gli sforzi per aumentare la protezione alle strutture strategiche per il paese. Ma, oltre a questo, e’ evidente che per frustrare e deprimere le aspettative della leadership politica occidentale a Mosca hanno deciso di ricorrere all’azione dei propri alleati in America Latina al fine di creare ulteriori impegni per “l’invincibile armata” occidentale. La guerra sta ormai assumendo fattezze planetarie e va diventando ogni giorno piu’ cruda e feroce. Imponendo costi mostruosi cui, ovviamente, provvedera’ la fabbrica del denaro ( la stampa di denaro ex nihilo da parte della Federal Reserve e della Banca centrale europea e l’emissione di ulteriore debito). Tutto cio’ alla faccia dell’iperinflazione che, ovviamente, cio’ comportera’. Ma non c’e’ modo di fare altrimenti. Bisogna che quell’immenso schema Ponzi che e’ la finanza occidentale continui la sua missione. Peccato che l’ingigantimento progressivo della massa monetaria in occidente fara’ si che il dollaro e l’euro non valgano piu’ niente. E non solo nei confronti delle altre valute. Ma anche rispetto alle merci che con esse si acquistano. E tutto cio’ determinera’ un generale impoverimento delle economie europee e statunitensi alle quali si dovra’ far fronte con ulteriore stampa di moneta. Facendo di quest’ultima un veleno da cui non potremo piu’ prescindere e che verra’ presentato come farmaco. Questa e’ la verita’.  E questo e’ quello che a Mosca e Pechino sanno perfettamente. Ecco perche’ l’apertura di nuovi fronti di guerra mettera’ l’occidente in grandi difficolta’ se non addirittura con le spalle al muro.  Tale strategia, associata al controllo dei prezzi delle materie prime (GEOPOLITICA DELLE MATERIE PRIME, GEOPOLITICA (geopolitika.it)) e’ volta proprio a sfiancare economicamente l’occidente ed a renderlo sempre piu’ povero e ridimensionato nella sua azione geopolitica. 

CONCLUSIONI

I recenti sviluppi bellici e geopolitici ci avvisano che la guerra mondiale in corso va non solo radicalizzandosi ma anche espandendosi geograficamente. E questo non e’ un bel segnale per quanti avessero sperato in una soluzione diplomatica della stessa. Il 2023 si sta chiudendo con presagi ancora peggiori di quelli di fine 2022. La guerra andra’ avanti fino a quando uno dei due contendenti capira’ che non potra’ piu’ , per stanchezza o sfinimento, combatterla. Da millenni la logica del potere procede sempre nello stesso modo. “O ti pieghi o ti distruggo”. Questo, parafrasando, si stanno dicendo i due contendenti. Solo la propaganda riesce ad edulcorare il messaggio, spesso in modo goffo e pacchiano. Ma questo e’ il succo del discorso che intercorre tra Washington e Londra da una parte e Mosca e Pechino dall’altra. “Heac est summa”, cari miei. Questa e’ la logica del potere, che piaccia o no.  Nonostante l’azione instancabile e fuorviante della propaganda.

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