La guerra totale in Ucraina e l’errore di calcolo dell’occidente

Le notizie che giungono dal fronte ucraino sono davvero impressionanti e per quanto resta difficile decifrarne l’attendibilita’ e la veridicita’, ci danno comunque l’impressione che lo scontro in atto tra Russia ed occidente, lungi dal trovare una soluzione pacifica, va estremizzandosi sempre di piu’. E tutto questo non lascia presagire nulla di buono. Anche perche’, alla luce di tali sviluppi, appare chiaro che la leadership politica occidentale non si rassegna ad una sconfitta sul campo e rincara la dose con rifornimenti, in uomini e mezzi, in quel di Kiev al fine di evitare il tracollo dell’esercito ucraino. Si e’ recentemente parlato anche dell’invio di un contingente di mercenari (ovviamente accuratamente addestrato dagli eserciti dei paesi NATO) in risposta alle spaventose perdite subite dall’esercito di Kiev che sembra ormai ridotto al lumicino. Da parte russa si e’ parlato dell’addestramento di un contingente internazionale composto da mercenari (addestrati da Mosca e Pechino) nord coreani e non solo ( anche volontari siriani, iraniani, e perfino dei paesi africani vicini a Mosca starebbero per combattere nel Donbass) pronto ad intervenire in Ucraina al fianco della PMC Wagner e dell’esercito russo. Sara’ guerra totale? Tutto indica che si sta andando in questa (triste) direzione.

LA GUERRA TOTALE IN UCRAINA CONSEGUENTE ALL’IMPOSSIBILTA’ DI DISTRUGGERE ECONOMICAMENTE LA RUSSIA.

Prima del 24 febbraio del 2022 le elites politiche e finanziarie occidentali si stavano sfregando le mani di fronte agli eventi bellici che sapevano sarebbero maturati, di li a poco, nell’Europa orientale. Erano convinti che le gia’ programmate  sanzioni nonche’ il complesso di ritorsioni economiche predisposte contro la Russia ne avrebbero decretato il collasso economico. In effetti le misure economiche imposte a Mosca rappresentano un qualcosa di formidabile e mai visto nella storia. Il congelamento delle riserve valutarie in dollari detenute dai paesi occidentali, l’esclusione dal sistema swift, il ritiro in massa delle imprese occidentali da tutto il territorio russo avrebbe dovuto creare il panico interno nella Russia di oggi, il tracollo del valore del rublo ed un dissesto finanziario paragonabile a quello della fine degli anni ’80 del XX secolo. Ma tutto questo non si e’ verificato. L’economia russa si e’ dimostrata incredibilmente  forte e resiliente a tal punto da non prospettare neanche’ una vera e propria recessione, E’ ovvio che l’establishment russo si era preparato per tempo alla situazione che si e’ poi profilata nel febbraio del 2022 ed aveva preso tutti i provvedimenti del caso. E questo ha letteralmente scioccato l’occidente che si trova ora nell’impossibilita’ di “atterrare” economicamente la Russia ed addivenire alla sua resa senza l’uso delle armi. Tutto cio’ anche in conseguenza dell’avvicinamento tra Mosca e Riyad che ha reso impossibile (come ha dimostrato recentemente l’accordo per il taglio dell’output petrolifero in seno all’OPEC+ che ha impedito un calo delle quotazioni del greggio in vista della recessione prossima ventura) un crollo del prezzo del petrolio sulla scia delle prospettive di recessione economica mondiale ( con conseguente riduzione dei consumi di idrocarburi) conseguenti al rialzo dei tassi del costo del denaro da parte delle banche centrali occidentali. In sintesi, tutti i trucchi economici e le manipolazioni del mercato delle materie prime appaiono oggi del tutto impossibili visto l’avvicinamento deIle monarchie del golfo persico all’asse sinorusso e a tutte le conseguenze che esso comporta. Da qui l’ostinazione dell’occidente a raddoppiare gli sforzi militari per piegare la Russia militarmente. Per esaurirla, per sfinirla in uno scontro continuo che la laceri in modo irrimediabile. E qui entra in ballo la storia. Quella storia che oggi l’establishment occidentale non vuole leggere, non vuole capire. La Russia ha sempre sfinito gli avversari e mai e’ stata sfinita militarmente ( si legga, a tal riguardo,il seguente articolo https://www.geopolitika.it/guerra-in-ucraina-analisi-e-cenni-storici-2/).E non vediamo condizioni che ci facciano credere che stavolta sia differente. Anzi. Fonti informali riferiscono che l’apparato industriale militare russo sta lavorando a pieno ritmo per sostenere la vittoria di Mosca su Kiev e che Pechino sta sostenendo lo sforzo bellico del Cremlino in modo convinto. Volevano sfinire e saranno sfiniti ? Beh cosi’ ando’ per Hitler e Napoleone. Non crediamo che stavolta possa andare in modo differente. 

LA GUERRA TOTALE IN UCRAINA ULTIMA CARTA DELL’OCCIDENTE.

La “dimensione” della guerra ucraina sta assumendo caratteri impressionanti. Con una mobilitazione di forze che ricorda, per molti aspetti, quella della seconda guerra mondiale. Nessuno dei due contendenti puo’ permettersi una sconfitta dal momento che e’ soprattutto in questa guerra che si decidera’ il destino del “potere mondiale”. L’importanza economica e geopolitica dell’ Ucraina e’ fondamentale tanto per il blocco occidentale quanto per quello orientale ( si legga, a tal proposito, il seguente articolo https://www.geopolitika.it/ucraina-cui-prodest/ ). In ballo vi sono interessi enormi ed il controllo di risorse vitali per l’uno e l’altro schieramento. Ecco perche’ l’occidente si sta intestardendo su questa partita. Ma rischia di far la fine di colui che ,caduto accidentalmente nelle sabbie mobili, si contorce, si agita  e si sforza sempre piu’ per uscirne. Ma piu’ si muove e scalpita piu’ ci finisce dentro fino al punto da esserne completamente risucchiato. Daltronde, come interpretare la guerra ucraina se non una grande trappola per l’occidente ( in cui e’ cascato per troppa baldanza e tracotanza) ? Come possono pensare a Washington e Bruxelles di avere la meglio in guerra contro  la nazione con la tecnologia militare piu’ avanzata del mondo ? E che dispone di armi micidiali ( i modernissimi missili ipersonici) contro i quali non abbiamo neanche la possibilita’ di difenderci ? Domanda da un milione di dollari. Anche considerando che l’occidente ancora non dispone di tali armi perche’ in forte ritardo nello sviluppo di tale tecnologia. Sinceramente rimaniamo senza parole di fronte alle mire geopolitiche di una guerra totale che sembra piu’ una mossa della disperazione delle cancellerie occidentali che un conflitto dettato da specifiche finalita’ geopolitiche.

CONCLUSIONI.

La guerra totale in Ucraina non e’ che il risultato di una totale radicalizzazione del conflitto. Tutto cio’ comporta una mobilitazione di risorse, umane e materiali, sempre maggiore da parte di entrambi i contendenti. L’occidente ,in special modo, sta impegnandosi in tale conflitto in modo forsennato e non mostra nessuna volonta’ di negoziare con la controparte. E’ curioso che a Washington e Bruxelles non capiscano che si sono “impantanati nelle sabbie mobili” e che non hanno nessuna possibilita’ di vincere sul campo. E che stanno gettando nel buco nero ucraino una tale quantita’ di risorse che impoverira’ e condannera’ il futuro dell’intero occidente. Quanto tempo passera’ prima che la disfatta appaia in tutta la sua crudezza di fronte agli occhi di chi ha voluto questa impresa ?  Speriamo poco. Altrimenti, con ogni probabilita’, dell’occidente non rimarra’ che polvere.

 

 

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